Race Corner Archives | MTB Mag https://www.mtb-mag.com/category/mag/gare/ Mountain Bike Magazine Mon, 15 May 2023 13:41:47 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.1 https://www.mtb-mag.com/wp-content/uploads/2022/09/cropped-MTBMAG-512x512new-2-32x32.png Race Corner Archives | MTB Mag https://www.mtb-mag.com/category/mag/gare/ 32 32 [Highlights] Pidcock e Pieterse vincono a Nove Mesto https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-pieterse-vincono-a-nove-mesto/ https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-pieterse-vincono-a-nove-mesto/#respond Sun, 14 May 2023 16:54:23 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391732

Due atleti interdisciplinari portano a casa la vittoria a Nove Mesto, dove si è corsa la prima gara di XC del 2023. Fra le donne l’olandese Puck Pieterse, già campione del mondo di ciclocross U23, ha battuto la favorita Ferrand Prevot, mentre fra gli uomini Thomas Pidcock, talento anche su strada, è riuscito ad avere la meglio su un sorprendente Joshua Dubau, francese in sella alla nuova Rockrider. È stata Evie Richards (Trek Factory Racing XC) a prendere il comando nella gara delle donne Elite, ma una gomma a terra al quarto giro ha fatto saltare la competizione. Un attacco

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Due atleti interdisciplinari portano a casa la vittoria a Nove Mesto, dove si è corsa la prima gara di XC del 2023. Fra le donne l’olandese Puck Pieterse, già campione del mondo di ciclocross U23, ha battuto la favorita Ferrand Prevot, mentre fra gli uomini Thomas Pidcock, talento anche su strada, è riuscito ad avere la meglio su un sorprendente Joshua Dubau, francese in sella alla nuova Rockrider.

È stata Evie Richards (Trek Factory Racing XC) a prendere il comando nella gara delle donne Elite, ma una gomma a terra al quarto giro ha fatto saltare la competizione.

Un attacco all’ultimo giro da parte dell’olandese Puck Pieterse (Alpecin-Deceuninck) le ha permesso di vincere a Nové Město la sua prima Coppa del Mondo Elite UCI di Mountain Bike Cross-country. La campionessa del mondo, la francese Pauline Ferrand-Prévot (Ineos Grenadiers), si è dovuta accontentare dell’argento, mentre la campionessa europea, la francese Loana Lecomte (Canyon CLLCTV) ha completato il podio al terzo posto.

Dopo la gara, Puck Pieterse ha dichiarato:

Non so cosa sia successo. Di solito la mia partenza è molto buona, ma tutte andavano così veloci che pensavo di essere esplosa. Sembrava che anche le altre lo avessero fatto. Pauline e io continuavamo a scambiarci le posizioni, poi dopo qualche giro Evie ha bucato o qualcosa del genere. All’improvviso, mi sono trovata a correre in testa e non sapevo cosa fare, quindi ho cercato di mantenere la calma ed è andata bene“.

La seconda classificata Pauline Ferrand-Prévot ha dichiarato:

Volevo solo dare il meglio di me oggi. Mi sono allenata molto duramente quest’inverno. Il mio obiettivo è quello di arrivare in fondo all’anno, ma sapevo di essere forte e volevo iniziare bene la stagione. Ho fatto una lunga off-season di allenamento, quindi sapevo di avere una buona resistenza, ma non sapevo della mia esplosività. Ho cercato di raggiungere una buona posizione in gara. Quando ho visto che Evie aveva un problema meccanico, ho capito che era il momento di dare il massimo e non aspettare. All’ultimo giro ho avuto un problema meccanico, quindi Puck è rientrata e ho cercato di finire il più forte possibile“.

Loana Lecomte ha parlato dopo la gara, dicendo:

Dopo lo short track non ero fiduciosa, quindi questo risultato è rassicurante. Non è necessariamente la sensazione migliore che abbia mai provato, quindi sono molto contenta di questo terzo posto. È un buon auspicio per il futuro e continueremo su questa strada. È stata una gara interessante. Mi sono davvero divertita. È uno dei miei percorsi preferiti. Quindi, è davvero bello tornare qui, ogni anno, per questa Coppa del Mondo“.

Podio XCO donne:

1. Puck Pieterse (NED | Alpecin-Deceuninck) 1:23:01
2. Pauline Ferrand-Prévot (FRA | Ineos Grenadiers) 1:23:06
3. Loana Lecomte (FRA | Canyon CLLCTV) 1:23:12
4. Evie Richards (GBR | Trek Factory Racing XC) 1:23:17
5. Alessandra Keller (SUI | Thömus Maxon) 1:23:39

Classifiche donne

Il britannico Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) ha dichiarato di non aver mai perso una gara a Nové Město na Moravě e di non averla ancora persa. Il francese Joshua Dubau (Rockrider Ford Racing Team) ha condotto la gara, ma Tom Pidcock ha attaccato nel corso dell’ultimo giro e si è aggiudicato la vittoria. Lo svizzero e campione del mondo in carica Nino Schurter (Scott SRAM MTB Racing Team) si è classificato terzo.

Parlando dopo la gara, Pidcock ha detto:

Oggi è stata una gara difficile, onestamente. Le condizioni erano molto difficili, non avevamo mai corso sotto la pioggia. Credo che le mie gomme fossero un po’ dure e quindi ho faticato un po’ sulle radici. Alla fine è bello vincere.

Quando succede una caduta del genere, credo sia importante prendersi un minuto, non farsi prendere dal panico e resettare. Avevo una gamba morta, quindi sono venuto ai box, ho preso una bottiglia, ho bevuto, ho preso un gel e poi mi sono concentrato sul tentativo di tornare davanti. Non ho fatto nessun whip per tutta la gara, quindi ho dovuto farne qualcuno all’arrivo“.

Tom Pidcock

Il secondo classificato Joshua Dubau ha dichiarato:

Ero così vicino alla vittoria, quindi è un po’ un peccato. Dopotutto è una gara, servono un primo e un secondo. Tom è stato forte nel finale. Sono davvero felice. Il mio miglior piazzamento in Coppa del Mondo finora è stato il 10° posto. Non posso che essere soddisfatto di un secondo posto. Sapevo di essere ben preparato. La mia forma era buona e stava migliorando dall’inizio della stagione. Sono venuto con l’obiettivo di battere almeno il mio miglior piazzamento in Coppa del Mondo.

In un angolo della mia mente sapevo di poter salire sul podio. Sapevo dove volevo arrivare. Ho lavorato bene e tutto è andato bene nella preparazione. Tutto è stato ottimale. È un buon auspicio. È un ottimo risultato anche per la squadra, per tutto il lavoro svolto fin dall’inizio. Prima gara di Coppa del Mondo dell’anno, secondo anno di esistenza della squadra. Incredibile per tutti“.

1. Tom Pidcock (GBR | Ineos Grenadiers) 1:22:46
2. Joshua Dubau (FRA | Rockrider Ford Racing Team) 1:22:51
3. Nino Schurter (SUI | Scott SRAM MTB Racing Team) 1:23:09
4. Jordan Sarrou (FRA | Team BMC) 1:23:09
5. Thomas Griot (FRA | Canyon CLLCTV) 1:24:07

Classifiche uomini

 

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[Highlights] Pidcock e Stigger vincono lo Short Track di Nove Mesto https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-stigger-vincono-lo-short-track-di-nove-mesto/ https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-stigger-vincono-lo-short-track-di-nove-mesto/#respond Fri, 12 May 2023 19:57:25 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391675

La gara femminile Elite ha visto tutti i grandi nomi sulla linea di partenza sotto la pioggia. La vincitrice della Coppa del Mondo UCI di Short Track dello scorso anno Jolanda Neff (Trek Factory Racing XC), la campionessa in carica della serie Alessandra Keller (Thömus Maxon) e la campionessa del mondo in carica Pauline Ferrand-Prévot (Ineos Grenadiers) erano le favorite per la vittoria. La stagione è iniziata in modo perfetto per l’austriaca Laura Stigger, che ha tagliato il traguardo per prima dopo una gara intensa nella prima Coppa del Mondo Elite UCI di short track dell’anno. Gli altri posti sul

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La gara femminile Elite ha visto tutti i grandi nomi sulla linea di partenza sotto la pioggia. La vincitrice della Coppa del Mondo UCI di Short Track dello scorso anno Jolanda Neff (Trek Factory Racing XC), la campionessa in carica della serie Alessandra Keller (Thömus Maxon) e la campionessa del mondo in carica Pauline Ferrand-Prévot (Ineos Grenadiers) erano le favorite per la vittoria.

La stagione è iniziata in modo perfetto per l’austriaca Laura Stigger, che ha tagliato il traguardo per prima dopo una gara intensa nella prima Coppa del Mondo Elite UCI di short track dell’anno. Gli altri posti sul podio sono stati conquistati dalla svizzera Alessandra Keller (Thömus Maxon), che ha preceduto di un solo secondo la connazionale Sina Frei (Specialized Factory Racing).

Il vincitore della Coppa del Mondo UCI Cross-country Olympic (XCO) di Nové Město na Moravě dello scorso anno, il britannico Tom Pidcock, si è presentato sulla linea di partenza dopo il ritiro pre-gara del ceco Ondrej Cink (Primaflor Mondraker Genuins). Anche il campione del mondo UCI Cross-country Short Track e UCI Cross-country Marathon Sam Gaze (Alpecin-Deceuninck), neozelandese, è partito come sostituto.

Tuttavia, nessuno ha potuto competere con Tom Pidcock, che ha conquistato la vittoria dopo essere partito dal fondo del gruppo. Sam Gaze ha conquistato l’argento, mentre il tedesco Luca Schwarzbauer (Canyon CLLCTV) è arrivato terzo.

Risultati uomini
Risultati donne

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Preview del tracciato di Nove Mesto https://www.mtb-mag.com/preview-del-tracciato-di-nove-mesto/ https://www.mtb-mag.com/preview-del-tracciato-di-nove-mesto/#respond Fri, 12 May 2023 06:23:01 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391624

Domenica si corre la prima gara di coppa del mondo XC 2023. Andiamo a vedere un tracciato su cui è prevista pioggia proprio domenica, cosa che potrebbe cambiare completamente le carte in tavola, anche per il superfavorito Pidcock in sella alla sua nuova Dogma XC. Sarà forse la volta di Flückiger, che ama il bagnato? Ricordiamo che la diretta sarà visibile solo a pagamento su Discovery+ o GCN+. Se avete un servizio VPN, qui dovrebbe venire trasmessa la gara gratuitamente.

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Domenica si corre la prima gara di coppa del mondo XC 2023. Andiamo a vedere un tracciato su cui è prevista pioggia proprio domenica, cosa che potrebbe cambiare completamente le carte in tavola, anche per il superfavorito Pidcock in sella alla sua nuova Dogma XC. Sarà forse la volta di Flückiger, che ama il bagnato?

Ricordiamo che la diretta sarà visibile solo a pagamento su Discovery+ o GCN+. Se avete un servizio VPN, qui dovrebbe venire trasmessa la gara gratuitamente.

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Prove di coppa del mondo a Coira, e una misteriosa full Pinarello https://www.mtb-mag.com/prove-di-coppa-del-mondo-a-coira-e-una-misteriosa-full-pinarello/ https://www.mtb-mag.com/prove-di-coppa-del-mondo-a-coira-e-una-misteriosa-full-pinarello/#respond Mon, 08 May 2023 07:11:28 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391453

La seconda prova della serie di gare organizzate, fra gli altri, da Nino Schurter, la OKK Bike Revolution, è diventata una sorta di riscaldamendo di coppa del mondo, in vista del prossimo weekend a Nove Mesto. Erano presenti quasi tutti gli atleti più forti come Flückiger, Pidcock, Sarrou, Dascalu e lo stesso Schurter. Idem per le donne, con Richards, Ferrand-Prevot, Neff, Frei e Terpstra, fra le altre. La giornata baciata dal sole in quel di Coira (Canton Grigioni, Svizzera) ha visto la vittoria di due britannici: Pidcock fra gli uomini e Richards fra le donne. Il rider Ineos, in sella

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La seconda prova della serie di gare organizzate, fra gli altri, da Nino Schurter, la OKK Bike Revolution, è diventata una sorta di riscaldamendo di coppa del mondo, in vista del prossimo weekend a Nove Mesto. Erano presenti quasi tutti gli atleti più forti come Flückiger, Pidcock, Sarrou, Dascalu e lo stesso Schurter. Idem per le donne, con Richards, Ferrand-Prevot, Neff, Frei e Terpstra, fra le altre.

La giornata baciata dal sole in quel di Coira (Canton Grigioni, Svizzera) ha visto la vittoria di due britannici: Pidcock fra gli uomini e Richards fra le donne. Il rider Ineos, in sella ad un prototipo di full Pinarello, ha staccato Flückiger di 8 secondi, il quale sembra essersi lasciato definitavamente dietro le spalle le accuse di doping.

Ecco la misteriosa Pinarello:

Fra le donne invece la Richards ha staccato di oltre un minuto Ferrand Prevot e Frei.

Qui trovate il replay della gara maschile, qui quello della gara femminile. Godeteveli, gratis, con la telecronaca di Rob Warner, perché dal prossimo weekend per vedere le gare di coppa del mondo dovrete mettere mano al portafoglio.

Risultati completi.

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Schurter vince la Capoliveri Legend 2023 https://www.mtb-mag.com/schurter-vince-la-capoliveri-legend-2023/ https://www.mtb-mag.com/schurter-vince-la-capoliveri-legend-2023/#respond Sat, 08 Apr 2023 17:05:52 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=390330

Nino Schurter ha vinto la Capoliveri Legend 2023 davanti a Titouan Carod. Ecco il report dal comunicato ufficiale. [Comunicato stampa] Era questione di tempo. Nino Schurter è tornato alla vittoria a Internazionali d’Italia Series. Un digiuno incredibile per l’uomo dei record della Mountain Bike che perdurava da Milano-La Montagnetta 2016, interrotto quest’oggi, sabato 8 aprile, in quella che considera la sua seconda casa, la Toscana. Nella terza edizione di Capoliveri Legend XCO, seconda prova del più importante circuito italiano di Cross Country Mountain Bike, il dieci volte Campione del Mondo si è lasciato alle spalle, in una contesa degna di

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Nino Schurter ha vinto la Capoliveri Legend 2023 davanti a Titouan Carod. Ecco il report dal comunicato ufficiale.

[Comunicato stampa] Era questione di tempo. Nino Schurter è tornato alla vittoria a Internazionali d’Italia Series. Un digiuno incredibile per l’uomo dei record della Mountain Bike che perdurava da Milano-La Montagnetta 2016, interrotto quest’oggi, sabato 8 aprile, in quella che considera la sua seconda casa, la Toscana.

Nella terza edizione di Capoliveri Legend XCO, seconda prova del più importante circuito italiano di Cross Country Mountain Bike, il dieci volte Campione del Mondo si è lasciato alle spalle, in una contesa degna di un appuntamento di Coppa del Mondo, Titouan Carod, il forte atleta francese che si trova a meraviglia nelle gare italiane. Terzo posto per un altro Campione del Mondo, Simone Avondetto, iridato lo scorso anno tra gli U23 ma immediatamente a proprio agio tra i grandi del Cross Country mondiale.

Bandiera rossocrociata sugli scudi anche tra le donne, con l’emergente Nicole Koller che si è lasciata alle spalle la leader del circuito, una sempre combattiva Martina Berta e la più giovane Giada Specia. C’era grande attesa a Capoliveri anche per la gara delle UCI Junior Series andata all’azzurro Diego Milan e per la competizione femminile marchiata a fuoco dalla tedesca Carla Hahn.

L’ISOLA D’ELBA SI INCHINA AL SOVRANO: A CAPOLIVERI VINCE NINO

Nino Schurter (Team SCOTT-SRAM) ha conquistato Capoliveri Legend XCO al termine di una gara spettacolare che lo ha visto battagliare per larga parte con Titouan Carod, prima di piegare la resistenza del francese che lo aveva superato in occasione della sua ultima esibizione italiana, alle finali di Coppa del Mondo 2022 in Val di Sole.

La prova uomini Open (partenza alle ore 14:00) è stata baciata dal sole dopo la pioggia e il fango della mattina. Un clima cha ha favorito uno spettacolo a livello di Coppa del Mondo, nella sfida tra Nino Schurter, alla prima uscita europea nel Cross Country, e il Campione di Francia Titouan Carod, i due più attesi della vigilia. Il Campione del Mondo non ha deluso le aspettative, effettuando lo strappo decisivo nella penultima tornata per poi godersi gli applausi del pubblico nell’ultimo passaggio sul circuito del Capoliveri Bike Park.

Prima fase di gara di studio che però ha emesso subito i suoi verdetti. Il vincitore di San Zeno di Montagna, Luca Braidot, si infatti tirato fuori dalla contesa, bloccato dall’influenza che lo ha debilitato nelle ultime settimane, costringendolo poi al ritiro a metà gara.

Al terzo giro, il portacolori del Team SCOTT-SRAM e il campione francese del Team BMC hanno deciso di alzare il ritmo, andando via di forza. Dietro di loro ha provato a resistere al forcing dei due fenomeni un trio d’italiani composto da Nadir Colledani (Santa Cruz -FSA), Simone Avondetto (Wilier-Pirelli) e Daniele Braidot (CS Carabinieri Olympia Vittoria).

 

Il duo composto da Schurter e Carod ha regalato spettacolo nelle successive tornate, fino al penultimo giro del circuito elbano, quando il Campione del Mondo ha sferrato l’attacco decisivo su Carod (+18” sul traguardo). Dietro di loro, Simone Avondetto ha conquistato un prestigioso terzo posto (+1’03”), precedendo il nuovo leader della generale di Internazionali d’Italia Series Nadir Colledani (+1’12”). Al quinto posto si è classificato lo svizzero Luca Schatti (+1’39”), sesto posto a 2’01” per Daniele Braidot.

“Amo l’Isola d’Elba e correre qui, sono felice di aver vinto. È stata una bella battaglia con Titouan, è stato difficile staccarlo perché è un rider estremamente tecnico, ma spero ci siano altre sfide con lui questa stagione. Sono felice di essere tornato ad Internazionali d’Italia Series, e di aver conquistato il successo in una Capoliveri Legend XCO spettacolare, davanti a così tanti tifosi”, ha affermato Nino Schurter.

“Sono molto felice del risultato, ho fatto un’ottima gara chiudendo alle spalle di due fenomeni come Nino Schurter e Titouan Carod. Questo risultato mi dà molto morale per il prosieguo di stagione”, il commento di Simone Avondetto in merito al suo terzo posto.

Settimo posto e miglior Under 23 al traguardo è stato Andreas Emanuele Vittone (KTM-Protek Elettrosystem) a 2’12”; la maglia di leader del circuito per la categoria Under 23 è rimasta però sulle spalle dello statunitense Bjorn Riley (Trek Future Racing).

SVIZZERA SUGLI SCUDI ANCHE TRA LE DONNE: VINCE NICOLE KOLLER

Parla svizzero anche la prova donne di Internazionali d’Italia Series. A conquistare la vittoria della Capoliveri Legend XCO, è stata Nicole Koller con la maglia della nazionale elvetica, sfruttando il lavoro fatto in allenamento negli ultimi giorni proprio sui sentieri dell’Isola d’Elba.

Fin dai primi giri, infatti, le ragazze del CT Edmund Telser si sono rese subito protagoniste, con Koller, Sina Frei e Linda Indergand a dettare il ritmo insieme alla leader della generale Martina Berta e a Giada Specia. Al terzo giro, la valdostana del del team Santa Cruz-FSA ha aumentato il ritmo portandosi via Nicole Koller, mentre dietro Sina Frei e Giada Specia provavano a tenere il passo.

Le due hanno proseguito insieme fino all’ultimo giro quando la svizzera ha sferrato l’attacco decisivo nel tratto più duro in salita. A quel punto, è risultato difficile per Martina Berta tenere il ritmo della vincitrice, impostasi sul traguardo con un vantaggio di 24”.

Ha rimontato fino alla terza posizione del podio, invece, Giada Specia (Wilier-Pirelli) che ha chiuso a 36” dalla vincitrice scavalcando Sina Frei (+51”). Quinto posto per Linda Indegrand (+1’17”).

“Sono commossa per questa vittoria, era da tanto che non vincevo e succede al termine di una gara impegnativa, in cui è stato difficile piegare la resistenza di Martina Berta – ha affermato Nicole Koller -. Ho guadagnato un po’ di gap e ho cercato di mantenerlo fino al traguardo. Penso che nonostante il cambio di condizioni odierno mi abbiamo molto aiutato il training camp all’Elba degli ultimi giorni”.

“Sono molto contenta di come sia andata, al di là del risultato. È stata una delle gare più belle che ho fatto in questo inizio stagione. Tiratissima fino all’ultimo, con le svizzere che andavano molto forte”, il commento di Martina Berta, che ha conservato la maglia di leader nella generale di Internazionale d’Italia Series.

Non c’è stata storia invece tra le Juniores dove Carla Hahn (Lexware MTB Team) è stata al comando dall’inizio alla fine. La tedesca ha preso qualche metro di vantaggio già nel primo giro e non ha più mollato la prima posizione. Dietro di lei si è piazzata seconda la svizzera Lara Liehner (+13”) che nel finale ha provato la rimonta. Ha chiuso al terzo posto del podio Elisa Lanfranchi (KTM – Protek Elettrosystem) a +1’27”.

“Che spettacolo Capoliveri, un circuito pazzesco con vista sul mare di cui mi sono innamorata – ha commentato un’entusiasta Carla Hahn nel finale -. Sono partita subito forte e dopo il primo giro ero davanti. Lì sono andate del mio passo e ho tenuto il gap fino al traguardo”.

COLPO DI DIEGO MILAN NELLE UCI JUNIOR SERIES

Nella gara delle UCI Junior Series, disputata in condizioni di bagnato, Diego Milan ha preceduto il francese Sofian Corniglion e lo svizzero Nicolas Halter.

Un violento acquazzone si è abbattuto infatti sull’Isola d’Elba mezz’ora prima del via, costringendo gli organizzatori del circuito, CM Outdoor Events, e di Capoliveri Legend XCO a rinviare di 50 minuti la partenza.

Pronti via e a fare l’andatura fin da subito è stato Gabriel Borre, leader di Internazionali tra gli Juniores dopo la vittoria di San Zeno di Montagna e grande favorito della vigilia. Durante il secondo giro, sul valdostano della KTM-Protek Elettrosystem si è abbattuta però la sfortuna, con una foratura che lo ha messo fuori causa.

Hanno preso quindi il comando Diego Milan e Sofian Corniglion che non hanno lasciato spazio a rimonte da dietro. Nell’ultimo giro, il piemontese ha sferrato l’attacco decisivo che gli ha regalato un prestigioso successo e la maglia di leader di Internazionali d’Italia Series.

“È un’emozione incredibile, non me l’aspettavo – il commento di Diego Milan dopo il traguardo -. Quando mi sono trovato in testa con Corniglion ho pensato che ce la poteva fare, quindi ho provato diverse accelerate lungo il tracciato fino all’ultimo giro in cui ho guadagnato qualche secondo, spingendo fino all’arrivo. Sono felice di questo traguardo e di indossare la maglia di leader, un pensierino alla vittoria finale di Internazionali d’Italia Series adesso comincio a farla, vedremo nelle prossime prove”.

Classifiche

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Rude e Baraona vincono in Tasmania https://www.mtb-mag.com/rude-e-baraona-vincono-in-tasmania/ https://www.mtb-mag.com/rude-e-baraona-vincono-in-tasmania/#respond Sat, 01 Apr 2023 05:06:50 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=390088

Bex Baraona e Richie Rude dello Yeti Fox Racing hanno vinto tre PS a testa a Derby, in Tasmania, in occasione della seconda prova della UCI Mountain Bike Enduro World Cup. I due sono stati messi a dura prova sulle lastre di granito e sui massi di Derby, ma la loro costanza e la loro forza li hanno distinti dal resto del gruppo in una giornata in cui i corridori hanno pedalato ogni millimetro di un percorso di 44 km sopra questa ex città mineraria. Le piogge della settimana hanno reso le caratteristiche lastre di Derby fangose, scivolose e imprevedibili

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Bex Baraona e Richie Rude dello Yeti Fox Racing hanno vinto tre PS a testa a Derby, in Tasmania, in occasione della seconda prova della UCI Mountain Bike Enduro World Cup.

I due sono stati messi a dura prova sulle lastre di granito e sui massi di Derby, ma la loro costanza e la loro forza li hanno distinti dal resto del gruppo in una giornata in cui i corridori hanno pedalato ogni millimetro di un percorso di 44 km sopra questa ex città mineraria.

Le piogge della settimana hanno reso le caratteristiche lastre di Derby fangose, scivolose e imprevedibili e nella gara femminile sono state le britanniche ad adattarsi meglio. Harriet Harnden (Trek Factory Racing) si è aggiudicata la prima PS, ma Baraona è arrivata a soli due secondi di distanza, con Ella Conolly (Cannondale Enduro Team) al quarto posto, che sembra avere il passo giusto.

Alla fine, ogni PS ha visto un britannico al primo o secondo posto con Harnden e Baraona che si sono spartiti gli onori in tre occasioni. I due si sono presentati all’ultima PS con meno di un secondo di distacco e due vittorie di PS a testa. L’ultima PS – Kamma-Gutza – sarebbe stata però decisiva, con Baraona che si è aggiudicata la vittoria nella PS più lunga della giornata e ha conquistato la leadership della serie.

Anche la scozzese Conolly ha vinto una PS e la sua costanza è stata premiata con il terzo posto di giornata.

La francese Isabeau Courdurier (Lapierre Zipp Collective) ha faticato ad eguagliare il ritmo della vittoria di Maydena al primo round, dopo aver subito un infortunio alla gamba in una caduta in allenamento all’inizio della settimana, ma ha scavato a fondo e ha fatto abbastanza per il quarto posto. Morgane Charre (Pivot Factory Racing) è quinta.

Nella gara maschile, i compagni di squadra di Yeti/Fox Racing Richie Rude e Slawomir Lukasik si sono scambiati colpi per tutto il giorno. I due si sono piazzati uno e due volte in quattro delle sei PS della giornata, con lo statunitense Rude che è sceso sotto il secondo posto solo in una PS. Solo il campione del 2022 Jesse Melamed (Canyon CLLCTV Factory Enduro Team) è riuscito a strappare una PS alla coppia.

Alla fine Rude è sceso per ultimo ed è stato il più veloce nell’ultima PS della giornata, che si è asciugata rapidamente, conquistando la vittoria della gara e la leadership della serie in vista delle gare europee di giugno. Le due vittorie di PS di Lukasik sono state sufficienti per il secondo posto di giornata e Melamed ha completato il podio. Jack Moir di YT Mob e Martin Maes di Orbea Fox Enduro Team hanno migliorato i loro risultati del primo round, conquistando il quarto e il quinto posto a Derby.

Nella gara femminile U21, la Kiwi Erice Van Leuven (Commencal Les Orres) ha vinto tutte e sei le PS. La seconda classificata al primo giro ha concluso la giornata con oltre un minuto e mezzo di vantaggio sulla canadese Elly Hoskin. Terza l’australiana Lia Ladbrook.

Nella gara maschile U21, il vincitore del primo round, il tasmaniano Sascha Kim, si è imposto nuovamente dopo aver vinto tre PS. Il suo connazionale Cooper Lowe si è classificato secondo e il francese Lisandru Bertini (Lapierre Zipp Collective) terzo.

La Coppa del Mondo di Mountain Bike Enduro si sposta in Europa per il terzo round, quando i migliori al mondo torneranno in azione a Finale Ligure, in Italia (dal 02 al 04 giugno).

Risultati completi.

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Enduro WC Tasmania: prove bagnate https://www.mtb-mag.com/enduro-wc-tasmania-prove-bagnate/ https://www.mtb-mag.com/enduro-wc-tasmania-prove-bagnate/#respond Thu, 30 Mar 2023 15:02:07 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389974

Torna la coppa del mondo di enduro dalla Tasmania, precisamente da Derby. Se il nome vi ricorda una località britannica, il fango e la pioggia lo faranno ancora di più.  

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Torna la coppa del mondo di enduro dalla Tasmania, precisamente da Derby. Se il nome vi ricorda una località britannica, il fango e la pioggia lo faranno ancora di più.

 

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Le tre discese più veloci alla Red Bull Guanajuato Cerro Abajo https://www.mtb-mag.com/le-tre-discese-piu-veloci-alla-red-bull-guanajuato-cerro-abajo/ https://www.mtb-mag.com/le-tre-discese-piu-veloci-alla-red-bull-guanajuato-cerro-abajo/#respond Tue, 28 Mar 2023 14:22:37 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389925 Red Bull Cerro Abajo at Guanajuato

Continua la serie di gare urban in Sudamerica. Lo scorso weekend è toccato a Guanajuato in Messico. Nessuno si è tirato indietro…

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Continua la serie di gare urban in Sudamerica. Lo scorso weekend è toccato a Guanajuato in Messico. Nessuno si è tirato indietro…

Tomas Slavik Tomas Slavik

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Enduro World Cup Australia, la video storia https://www.mtb-mag.com/enduro-world-cup-australia-la-video-storia/ https://www.mtb-mag.com/enduro-world-cup-australia-la-video-storia/#respond Mon, 27 Mar 2023 14:47:07 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389888

La prima gara della coppa del mondo di Enduro è storia (qui i risultati), ecco cosa è successo nel video di ricapitolazione.

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Il team Specialized vince la Cape Epic 2023 https://www.mtb-mag.com/il-team-specialized-vince-la-cape-epic-2023/ https://www.mtb-mag.com/il-team-specialized-vince-la-cape-epic-2023/#respond Mon, 27 Mar 2023 05:52:02 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389873 Cape Epic 2023

Gli ultimi tre giorni sono stati ricchi di colpi di scena alla Cape Epic 2023, con continui cambi di leader di classifica sia fra gli uomini che le donne elite. Una variabile ha mischiato le carte in maniera decisiva: il brutto tempo. Anche in Sudafrica piove a dirotto ogni tanto, e i difetti sulle bici dei top team non si sono fatti attendere, oltre ad una grande dose di sfortuna per gli Speed Company, i campioni uscenti (qui l’articolo a riguardo). Prima della tappa finale la classifica generale vedeva Scott (Schurter-Frischknecht) davanti a Specialized (Beers-Blevins) davanti a Orbea (Egger-Baum), divisi

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Gli ultimi tre giorni sono stati ricchi di colpi di scena alla Cape Epic 2023, con continui cambi di leader di classifica sia fra gli uomini che le donne elite. Una variabile ha mischiato le carte in maniera decisiva: il brutto tempo. Anche in Sudafrica piove a dirotto ogni tanto, e i difetti sulle bici dei top team non si sono fatti attendere, oltre ad una grande dose di sfortuna per gli Speed Company, i campioni uscenti (qui l’articolo a riguardo).

Prima della tappa finale la classifica generale vedeva Scott (Schurter-Frischknecht) davanti a Specialized (Beers-Blevins) davanti a Orbea (Egger-Baum), divisi da 5 minuti in totale. Purtroppo per Schurter, Andri Frischknecht era molto stanco e già nella prima salita la loro squadra perdeva il treno di Specialized ed Orbea, trovandosi a lottare da sola mentre il gruppo di testa era composto da ben 7 atleti, visto che il team Singer si era aggiunto alla lotta per la vittoria di giornata, più un rider orfano del compagno di squadra.

Cape Epic 2023

All’arrivo Beer-Blevins non sapevano di quanto fosse il distacco con le maglie gialle di Scott, ma poco dopo 1 minuto erano sicuri di aver staccato a sufficienza Schurter-Frischknecht, e di aver vinto l’edizione 2023 della Cape Epic. Solo dopo oltre 5 minuti questi arriveranno al traguardo, finendo dietro anche ai tedeschi Egger-Baum nella classifica generale.

Cape Epic 2023

Fra le donne la classifica generale è rimasta immutata nell’ultima tappa. Le Court-Looser hanno mantenuto il vantaggio di oltre mezz’ora che avevano guadagnato su Wakefield-Lill il giorno precedente, quando Wakefield ha rotto il cerchio.

Infine qualche parola sul vincitore di Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta, alla partenza con Porro. Stiamo parlando di Vincenzo Nibali, tredicesimo in classifica generale con un distacco complessivo di 1 ora e 48 minuti. Una settimana fra fango e pioggia che ha messo a dura prova anche lui. Rimane il fatto che, se mai ne avesse avuto bisogno, ha guadagnato altri punti simpatia per essersi messo in gioco dopo il ritiro dalla carriera professionistica su strada.

Nibali Cape Epic

Risultati completi qui.

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Courdourier e Meier-Smith vincono la WC Enduro in Tasmania https://www.mtb-mag.com/courdourier-e-meier-smith-vincono-la-wc-enduro-in-tasmania/ https://www.mtb-mag.com/courdourier-e-meier-smith-vincono-la-wc-enduro-in-tasmania/#respond Sun, 26 Mar 2023 10:13:31 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389860

La dura gara con sei speciali che ha aperto i lavori si è svolta tra gli splendidi alberi di eucalipto della Tasmania, sopra la Derwent Valley, e ha visto i corridori percorrere circa 54 km, scalare più di 1.200 metri e scendere quasi 3.000 metri.  Courdurier ha iniziato la giornata con una vittoria, ma è stata messa sotto pressione dalla Campionessa del Mondo UCI Downhill in carica Valentina Höll, che avrebbe vinto le due PS successive con una prova tecnica da manuale. Nella terza PS, però, Höll è caduta e ha perso il suo slancio, mentre Courdurier ha fatto

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La dura gara con sei speciali che ha aperto i lavori si è svolta tra gli splendidi alberi di eucalipto della Tasmania, sopra la Derwent Valley, e ha visto i corridori percorrere circa 54 km, scalare più di 1.200 metri e scendere quasi 3.000 metri.

Courdurier ha iniziato la giornata con una vittoria, ma è stata messa sotto pressione dalla Campionessa del Mondo UCI Downhill in carica Valentina Höll, che avrebbe vinto le due PS successive con una prova tecnica da manuale. Nella terza PS, però, Höll è caduta e ha perso il suo slancio, mentre Courdurier ha fatto il vuoto vincendo altre due PS.

La francese Morgane Charre (Pivot Factory Racing) ha finito per spingere al massimo la campionessa del 2022, con le sue abilità in discesa che si adattano ai ripidi scivoli e ai salti che caratterizzano il terreno allentato di Maydena. Un ritorno alla sua fantastica forma dei primi mesi del 2022 avrebbe lasciato una risorgente Ella Conolly (Cannondale Enduro Team) al terzo posto.

Nella gara maschile, è stato un locale della Tasmania, Dan Booker del Nukeproof SRAM Factory Racing, a vincere la prima PS, ma un dominante Meier-Smith – campione australiano in carica di downhill – si è piazzato al secondo posto, vincendo tre tappe e non uscendo mai dai primi quattro.

Booker, tuttavia, è stato costante e non è mai stato più indietro del terzo posto in nessuna PS, concludendo la giornata con un secondo posto assoluto e a soli cinque secondi dal ritmo incalzante di Meier-Smith.

Un’altra stella australiana della discesa, Connor Fearon del team Forbidden Synthesis, ha conquistato un podio nazionale dopo una giornata in cui ha continuato a diventare più veloce, concludendo con due terzi posti nelle PS cinque e sei.

Il campione in carica Jesse Melamed (Canyon CLLCTV Factory Team) ha avuto una giornata di fortune alterne, sembrando sul passo, ma soffrendo di un rutto nella terza PS e poi svanendo verso la fine della gara dopo aver colpito un albero, concludendo infine al 19° posto.

La categoria U21 femminile ha visto la vittoria della canadese Emmy Lan (Forbidden Synthesis Team), che ha scelto l’ultima PS per scavalcare Erice Van Leuven (Commencal Les Orres) dopo che la ciclista kiwi aveva condotto per tutto il giorno. La canadese Elly Hoskin si è classificata terza.

Gli uomini U21 hanno visto la vittoria di Sascha Kim, locale della Tasmania, che ha conquistato tre PS. Remy Meier-Smith del Giant Factory Off-Road Team si è piazzato al secondo posto dopo aver conquistato tre PS, mentre Will Hynes ha conquistato un altro podio tutto australiano.

La squadra del giorno è stata Forbidden Synthesis, con Giant Factory Off-Road secondo e Yeti/Fox Factory Race Team terzo. Risultati completi delle squadre qui.

La Coppa del Mondo di Mountain Bike Enduro rimane in Tasmania per il secondo round, quando tornerà sugli inimitabili sentieri di Derby il prossimo fine settimana (31 marzo – 1 aprile).
Risultati donne
Risultati uomini
Risultati donne U21
Risultati uomini U21

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Rottura di cambio e cerchio per i leader della Cape Epic 2023 https://www.mtb-mag.com/rottura-di-cambio-e-cerchio-per-i-leader-della-cape-epic-2023/ https://www.mtb-mag.com/rottura-di-cambio-e-cerchio-per-i-leader-della-cape-epic-2023/#respond Sat, 25 Mar 2023 17:52:33 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389835

La penultima tappa della Cape Epic è stata davvero epica, anche per chi non segue le Granfondo. Le due squadre in testa alla classifica generale maschile e femminile sono state vittime di rotture importanti sulle loro bici. Ad uno dei due tedeschi di Orbea Leatt Speed Company si è incastrato del filo di ferro nel cambio Shimano XTR, rompendolo completamente. Sono dovuti tornare sui loro passi di 1.5 km per raggiungere la tech zone più vicina e cambiare il deragliatore, perdendo oltre 10 minuti dai diretti concorrenti. Amy Wakefield, in testa alla classifica donne elite, ha invece rotto un cerchio

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La penultima tappa della Cape Epic è stata davvero epica, anche per chi non segue le Granfondo. Le due squadre in testa alla classifica generale maschile e femminile sono state vittime di rotture importanti sulle loro bici. Ad uno dei due tedeschi di Orbea Leatt Speed Company si è incastrato del filo di ferro nel cambio Shimano XTR, rompendolo completamente. Sono dovuti tornare sui loro passi di 1.5 km per raggiungere la tech zone più vicina e cambiare il deragliatore, perdendo oltre 10 minuti dai diretti concorrenti.

Amy Wakefield, in testa alla classifica donne elite, ha invece rotto un cerchio in carbonio in una buca. Ha dovuto così pedalare per 8 km senza gomma per raggiungere la tech zone più vicina, perdendo oltre 30 minuti dalle nuove leader di classifica generale. Forse qualcuno dovrebbe anche dirle che il suo cambio ha il cage lock per facilitare il montaggio della ruota, visto che ha perso tempo prezioso tentando di inserire il perno passante, con la ruota fuori asse a causa del tiro catena.

Se fra le donne i giochi sembrano ormai fatti, fra gli uomini ci sono 3 team nell’arco di 5 minuti, con Scott SRAM in testa ma con un Andri Frischknecht piuttosto stanco.

La sintesi della giornata odierna.

La diretta dell’ultima tappa, domenica dalle 8:30 ora italiana.

 

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Prove Enduro World Cup Australia https://www.mtb-mag.com/prove-enduro-world-cup-australi/ https://www.mtb-mag.com/prove-enduro-world-cup-australi/#respond Fri, 24 Mar 2023 14:31:53 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389803

Questo weekend inizia la coppa del mondo di Enduro a Maydena, in Australia. Dopo avervi fatto vedere alcune bici degli atleti, ecco i sentieri su cui stanno cercando le linee migliori in vista della gara.  

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Questo weekend inizia la coppa del mondo di Enduro a Maydena, in Australia. Dopo avervi fatto vedere alcune bici degli atleti, ecco i sentieri su cui stanno cercando le linee migliori in vista della gara.

 

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Loïc Bruni e Jess Lewitt vincono il Crankworx DH di Rotorua https://www.mtb-mag.com/loic-bruni-e-jess-lewitt-vincono-il-crankworx-dh-di-rotorua/ https://www.mtb-mag.com/loic-bruni-e-jess-lewitt-vincono-il-crankworx-dh-di-rotorua/#respond Mon, 20 Mar 2023 15:33:35 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389533

In attesa della World Cup che non inizierà prima di giugno, la stagione di DH 2023 ha preso il via ieri a Rotorua con il primo evento Crankworx. Un’occasione per gli atleti di mettere alla prova i mezzi e le proprie condizioni fisiche, che non tutti hanno sfruttato dato che nella lista partenti mancano davvero molti dei nomi importanti del circus mondiale. Il tracciato di Rotorua, tempestato di radici, si è rivelato parecchio insidioso a causa dei forti rovesci dei giorni precedenti alle finali, durante le prove libere, che hanno lasciato un terreno in molti tratti ancora viscido e instabile.

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In attesa della World Cup che non inizierà prima di giugno, la stagione di DH 2023 ha preso il via ieri a Rotorua con il primo evento Crankworx. Un’occasione per gli atleti di mettere alla prova i mezzi e le proprie condizioni fisiche, che non tutti hanno sfruttato dato che nella lista partenti mancano davvero molti dei nomi importanti del circus mondiale.

Il tracciato di Rotorua, tempestato di radici, si è rivelato parecchio insidioso a causa dei forti rovesci dei giorni precedenti alle finali, durante le prove libere, che hanno lasciato un terreno in molti tratti ancora viscido e instabile.

Il 5 volte campione del mondo Loïc Bruni ha tagliato il traguardo con il tempo più basso, vincendo questa prima gara internazionale della stagione. Con un ritardo di soli 3 decimi e mezzo, lo svedese Oliver Zwar gioca il ruolo dell’outsider e si piazza in seconda posizione a un passo dalla vittoria. Con un distacco leggermente superiore, quasi 1 secondo da Bruni, troviamo in terza posizione Neko Mullaly con la sua Frameworks artigianale, progettata da sé.

In ambito femminile troviamo un terzetto neozelandese sul podio con Jess Blewitt che domina la classifica con circa 6 secondi e mezzo di vantaggio sulla giovane Jenna Hastings, campionessa del mondo Junior al suo primo anno da Elite. Terza posizione per Shania Rawson.

 

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Podio tutto italiano a San Zeno https://www.mtb-mag.com/podio-tutto-italiano-a-san-zeno/ https://www.mtb-mag.com/podio-tutto-italiano-a-san-zeno/#respond Sun, 19 Mar 2023 08:16:44 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=389463

Ieri si è tenuta la prima prova degli Internazionali d’Italia 2023. Il resoconto nel comunicato ufficiale. [Comunicato stampa] Il sipario sulla grande mountain bike in Italia si è aperto sabato 18 marzo a San Zeno di Montagna (VR), dove la seconda edizione Pineta Sperane XCO ha dato il via alla stagione 2023 di Internazionali d’Italia Series. La prima tappa del più prestigioso circuito italiano di Cross Country MTB ha subito entusiasmato il pubblico con gli ingredienti che negli ultimi anni hanno consentito a Internazionali d’Italia Series di conquistare consensi e attenzione: tracciati moderni e tecnicamente esigenti – tanti gli elogi

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Ieri si è tenuta la prima prova degli Internazionali d’Italia 2023. Il resoconto nel comunicato ufficiale.

[Comunicato stampa] Il sipario sulla grande mountain bike in Italia si è aperto sabato 18 marzo a San Zeno di Montagna (VR), dove la seconda edizione Pineta Sperane XCO ha dato il via alla stagione 2023 di Internazionali d’Italia Series.

La prima tappa del più prestigioso circuito italiano di Cross Country MTB ha subito entusiasmato il pubblico con gli ingredienti che negli ultimi anni hanno consentito a Internazionali d’Italia Series di conquistare consensi e attenzione: tracciati moderni e tecnicamente esigenti – tanti gli elogi ricevuti da CM Outdoor Events, organizzatori di Pineta Sperane XCO e coordinatori del circuito – e i protagonisti della MTB di livello internazionale.

Il bello è che oggi i grandi nomi del Cross Country mondiale parlano (anche) italiano: con Luca Braidot e Martina Berta (entrambi SantaCruz-Rockshox), San Zeno di Montagna ha celebrato due grandi vincitori, un atleta (il friulano) capace di vincere due volte in Coppa del Mondo e conquistare il bronzo ai Mondiali di Les Gets, e un talento (la valdostana) ancora in evoluzione, ma che vincendo poche settimane fa a Chelva (Spagna) ha dimostrato di valere ormai stabilmente le prime 10 posizioni a livello globale.

Gli atleti della SantaCruz-Rockshox hanno piegato la resistenza di un talento assoluto come Mona Mitterwallner (Cannondale Factory Racing), atleti esperti come Maxime Marotte (Rockrider), emergenti come Joshua Dubau (Rockrider) e talenti incostanti come Simon Andreassen (Cannondale Factory Racing).

Non solo: Braidot ha preceduto in classifica altre quattro bandiere tricolori, da un Nadir Colledani in forma smagliante al gemello Daniele (CS Carabinieri), rigenerato in questo inizio stagione, ai promettenti Simone Avondetto (Wilier-Pirelli) e Filippo Fontana (CS Carabinieri). In campo femminile, Giorgia Marchet (Trinx Factory Racing), Chiara Teocchi (KTM-Protek-Elettrosystem) e Giada Specia (Wilier-Pirelli) continuano a dare segnali convincenti.

Insomma, il movimento italiano risponde presente, cresce ed entusiasma. Anche grazie alle sfide e alle opportunità offerte da Internazionali d’Italia Series, come nella visione condivisa da CM Outdoor Events e la Federazione Ciclistica Italiana.

PARATA BRAIDOT-COLLEDANI

La gara che ha concluso la prima tappa di Internazionali d’Italia Series 2023 è stata certamente la più incerta: sotto il cielo limpido di San Zeno di Montagna, fra le falde del Monte Baldo e le acque del Lago di Garda, la gara Open Uomini è infatti rimasta in bilico fra diversi protagonisti fino alle ultime battute, per poi incoronare proprio l’ultimo vincitore del circuito.

È stato infatti Luca Braidot (SantaCruz-Rockshox) a conquistare il primo gradino del podio, non senza lo zampino del compagno di squadra Nadir Colledani, secondo in quello che è stato a tutti gli effetti un arrivo in parata.

Dopo un giro di lancio di assoluto equilibrio, nella prima tornata si sono evidenziati i protagonisti di giornata: oltre a Braidot e Colledani anche un’accoppiata del CS Carabinieri, formata dall’altro Braidot, Daniele, e da Filippo Fontana.

È stato questo quartetto a monopolizzare le posizioni di testa fino alla penultima delle sei tornate, con il solo Simone Avondetto (Wilier-Pirelli) capace di rientrare sui leader e giocarsi le posizioni che contano.

Proprio prima del penultimo passaggio sul traguardo, è stato Luca Braidot a forzare il ritmo, cogliendo di sorpresa il fratello Daniele, costretto a rincorrere con Colledani in marcatura a uomo.

Non tutto è filato liscio però per il bronzo mondiale: “Avevo buone gambe e per questo ho provato a forzare il ritmo. Poco dopo il mio attacco, però, ho forato, e ho terminato la gara sulla mousse,” racconta Braidot. Alle sue spalle, Colledani rimontava e distanziava Daniele Braidot, riportandosi sul leader. Già vincitore di una gara in stagione, Nadir ha però scelto di non sprintare con il compagno di colori e godersi un successo di squadra.

“Per essere una gara di inizio stagione, è stata una prova veramente dura, molto tecnica. Anche per questo abbiamo cercato di controllare e di non bruciarci nelle fasi centrali di corsa, lasciandoci delle carte da giocare nel finale. Al di là dell’inconveniente tecnico, sono felice di essere partito con questo successo, pur non avendo ancora la condizione dei giorni migliori: l’anno scorso Internazionali mi ha lanciato verso una stagione indimenticabile, quest’anno voglio fare ancora meglio,” ha commentato Braidot.

La bella giornata della famiglia Braidot è stata completata dal terzo posto di Daniele (+0.05) mentre quarta e quinta posizione hanno premiato due nuove leve azzurre, Simone Avondetto (+0.38) e Filippo Fontana (+1.26).

Sesto posto a 2.06 per il giovane statunitense Bjorn Riley (Trek Future Racing), miglior under 23 e migliore dei non italiani davanti a Joshua Dubau e Maxime Marotte (Team Rockrider). Niente da fare anche per Simon Andreassen (Cannondale Factory Racing), addirittura 22.mo.

A SAN ZENO BRILLA IL TRICOLORE DI MARTINA BERTA

Il grande inizio di stagione di Martina Berta (SantaCruz-Rockshox) ha trovato conferme anche a Pineta Sperane XCO. L’atleta valdostana, Campionessa d’Italia in carica, ha messo la sua ruota davanti nel giro di lancio a San Zeno di Montagna, e per le quattro tornate successive non si è mai guardata indietro: per lei, che qui aveva visto sfumare un successo ormai probabile nel 2022 a causa dei crampi, è un successo dal sapore ancora più dolce.

“Ho fatto tesoro dell’esperienza dell’anno scorso, sapevo che il tracciato era duro e la gara si sarebbe fatta sentire sulla distanza,” ha spiegato la Berta, “ho preso il comando in discesa nel giro di lancio e trovandomi con un piccolo gap ho proseguito cercando di gestire il mio ritmo, senza strafare ma sfruttando i tratti più adatti alle mie caratteristiche. Di sicuro non mi aspettavo un inizio di stagione così importante, ma il lavoro fatto sta pagando e mi godo il momento.”

A San Zeno la Berta ha trovato pane per i propri denti, fra i molti passaggi tecnici e in single track che ne hanno esaltato le doti di guida. Solitaria alle sue spalle, per quasi tutta la gara e al traguardo (+ 52 secondi), è stata la campionessa austriaca Mona Mitterwallner (Cannondale Factory Racing), certamente meno a proprio agio su questo terreno, ma le cui grandi doti di fondo rendono sempre un cliente estremamente scomodo per tutte le avversarie.

Più accesa la lotta per la terza posizione, in palio fra un gruppetto di atlete che si sono giocate i piazzamenti a podio nell’ultima tornata: ad avere la meglio è stata Giorgia Marchet (Trinx Factory Racing, +3.04), veneta e supportata sul percorso da tanti amici, che ha preceduto sul traguardo Chiara Teocchi (KTM-Protek-Elettrosystem, +3.22) e la vincitrice 2022 Giada Specia (Wilier-Pirelli, +3.34). Settima e migliore under 23 è stata Sara Cortinovis (SantaCruz-FSA), prima leader della speciale classifica.

JUNIORES, SUCCESSI CONVINCENTI PER GABRIEL BORRE E VALENTINA CORVI

L’onore di aprire la stagione della grande MTB in Italia è toccato agli Uomini Junior, impegnati su quattro giri oltre la tornata di lancio dell’impegnativo tracciato disegnato da CM Outdoor Events. A vincere la prova d’esordio è stato il valdostano Gabriel Borre (KTM-Protek-Elettrosystem), protagonista di un duello con l’altoatesino Elian Paccagnella (Junior Team Südtirol ASV) fin dalle prime battute.

Già brillante in questo inizio di stagione, Borre ha dovuto superare una foratura in discesa per poi piazzare l’accelerazione decisiva, distanziando il rivale di 55 secondi e Davide Donati (Ciclistica Trevigliese) di 58, e conquistando la prima affermazione personale ad Internazionali d’Italia Series.

Monologo assoluto, invece, nella gara Junior Donne: Valentina Corvi (Trinx Factory Racing), già vincitrice assoluta di Internazionali 2022 nella categoria Junior, ha imposto la propria legge dalle primissime battute, superando senza intoppi anche una foratura. Il vantaggio finale di 1.34 su Eva Herzog (RC Arbö Askö) e 1.48 su Elisa Lanfranchi (KTM-Protek-Elettrosystem) non lascia adito a dubbi.

Risultati completi

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