MTB Mag https://www.mtb-mag.com/ Mountain Bike Magazine Wed, 17 May 2023 18:42:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.1 https://www.mtb-mag.com/wp-content/uploads/2022/09/cropped-MTBMAG-512x512new-2-32x32.png MTB Mag https://www.mtb-mag.com/ 32 32 Kilian Bron: Cross Countries https://www.mtb-mag.com/kilian-bron-cross-countries/ https://www.mtb-mag.com/kilian-bron-cross-countries/#respond Wed, 17 May 2023 18:41:14 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391821

Nel suo nuovo video “Cross Countries” Kilian compie un altro tour, questa volta su alcuni dei più bei sentieri del Nord America. Dalle radici della mountain bike negli Stati Uniti, alle fitte foreste canadesi e alle lastre di roccia della British Columbia, i luoghi migliori sono tutti in mostra. Le rampe di Sedona, i Jurassic Five di Squamish, la vita in bicicletta a New York, il train gap di Pemberton, le rocce slick di Moab o una linea in cresta a Honolulu… Kilian fa boarder hops (Cross Countries) nel modo più bello, mentre si avvia verso un nuovo capitolo della

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Nel suo nuovo video “Cross Countries” Kilian compie un altro tour, questa volta su alcuni dei più bei sentieri del Nord America. Dalle radici della mountain bike negli Stati Uniti, alle fitte foreste canadesi e alle lastre di roccia della British Columbia, i luoghi migliori sono tutti in mostra.

Le rampe di Sedona, i Jurassic Five di Squamish, la vita in bicicletta a New York, il train gap di Pemberton, le rocce slick di Moab o una linea in cresta a Honolulu… Kilian fa boarder hops (Cross Countries) nel modo più bello, mentre si avvia verso un nuovo capitolo della sua vita da ciclista con idee ridisegnate per il formato video, in modo da immergervi sempre di più nelle sue straordinarie avventure future.

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Il calendario del Partyride Tour 2023 con CPGang e Torquato Testa https://www.mtb-mag.com/il-calendario-del-partyride-tour-2023-con-cpgang-e-torquato-testa/ https://www.mtb-mag.com/il-calendario-del-partyride-tour-2023-con-cpgang-e-torquato-testa/#respond Wed, 17 May 2023 17:41:12 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391814

I bike park stanno per aprire e i ragazzi di CPGang insieme a Torquato Testa hanno già imbastito il calendario 2023 del Partyride Tour con ben 5 date nei bike parke delle più importanti location italiane. [Comunicato stampa] A soltanto qualche settimana dall’apertura della stagione bike park in Italia, CPGANG e Torquato Testa annunciano il calendario del Partyride Tour 2023. Spoiler: è il più grande di sempre! Calendario Partyride Tour 2023: CPGANG w/ Torquato Sabato 17 Giugno – Mottolino Fun Mountain, Livigno (SO) Link evento online Sabato 8 Luglio – Dolomiti Paganella Bike, Fai della Paganella (TN) Link evento online

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I bike park stanno per aprire e i ragazzi di CPGang insieme a Torquato Testa hanno già imbastito il calendario 2023 del Partyride Tour con ben 5 date nei bike parke delle più importanti location italiane.

[Comunicato stampa] A soltanto qualche settimana dall’apertura della stagione bike park in Italia, CPGANG e Torquato Testa annunciano il calendario del Partyride Tour 2023. Spoiler: è il più grande di sempre!

Calendario Partyride Tour 2023: CPGANG w/ Torquato

Dopo il successo delle tre tappe della scorsa estate, di cui una nel bike park di casa di Torquato al Monza Pizza Park, il Partyride Tour è cresciuto e porterà i più grandi “trenini” mai visti nei principali bike park italiani.

Quest’estate, infatti, lo spirito “Partyride” raggiungerà 5 dei migliori bike park in Italia tra Giungo e Settembre per dare ad ancora più ragazzi la possibilità di unirsi alla giornata in park più divertente dell’anno.

Lo scopo del Partyride Tour è quello di avvicinare ancora più ragazzi alla mountain bike, cosa che sia CPGANG e Torquato Testa fanno ormai da anni attraverso le loro community online su Instagram e YouTube. Lo scorso anno da una collaborazione tra i due è nato il Tour di eventi nei bike park, per radunare le community nel mondo reale e non soltanto online. L’evento è gratuito e aperto a riders di tutti i livelli!

Programma del Sabato:

  • Piccole challenge a premi durante tutta la mattinata, pensate per spingersi al di fuori della propria zona di comfort in un clima rilassato e di puro divertimento.
  • Pranzo tutti assieme presso il punto di ristoro indicato nel programma ufficiale. Abbiamo in programma per voi qualche sfida pazza anche li!!
  • Subito dopo pranzo ci sarà il Partyride Lap con la partenza in stile mega avalanche in cui scendere dai trail tra sorpassi e “sportellate” amichevoli. Nessuna gara contro il tempo, semplicemente un sacco di risate e scene mai viste prima!!
  • Best Trick e gara di salto in alto (entrambi su atterraggio gonfiabile) nei bike park muniti di Airbag Landing.
  • Premiazioni, musica, food & drinks per concludere la giornata tutti assieme nel migliore dei modi!

Ovviamente non mancherà l’abbigliamento CPGANG, disponibile presso lo stand in cui troverete anche l’esclusiva maglia del Partyride Tour 2023.. ma quella ve la sveleremo all’evento!!

“La bici è in grado di creare legami forti e uno degli scopi del Partyride Tour è proprio quello di far stringere nuove amicizie tra i ragazzi della scena italiana e creare situazioni che raramente si vivono in bike park, come per esempio scendere da un trail assieme a 200 amici” Luis Biscaldi / CPGANG

“Girare in bici è bello ma PARTYRIDE di più! Quando sono nel bosco con una marea di persone gasate, che urlano e che sono lì per condividere lo sport mi fa perdere la testa! Questa è la vera essenza dello sport, provare per credere!” Torquato Testa

 

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Il trail più epico della Val D’Adige https://www.mtb-mag.com/il-trail-piu-epico-della-val-dadige/ https://www.mtb-mag.com/il-trail-piu-epico-della-val-dadige/#respond Wed, 17 May 2023 17:19:55 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391808

Uno dei sentieri più belli della val d’Adige, precisamente sul Monte Corno. Tecnico, pieno di tornantini in cui sfoggiare i propri nosepress, vi aspetta una volta scaricata la traccia GPS da Training Camp. Cosa uso – Casco aperto – Casco integrale – Occhiali BLIZ Fusion Nordic Light – Jersey manica lunga – Jersey manica corta – Giacca waterproof – Guanti – Pantaloni – Ginocchiere Pro – Ginocchiere Air – Ginocchiere Lite – Maglia con protezioni – Maglia smanicata con protezioni – Zaino CAMELBAK Chase Protector Vest – Abbigliamento Dainese I miei componenti sulla MTB – Pedali Crank Brothers Mallet E – Scarpe CB Stamp Speed Lace – Scarpe CB Match SPD Speed Lace – Reggisella telescopico Yep Components Uptimizer

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Uno dei sentieri più belli della val d’Adige, precisamente sul Monte Corno. Tecnico, pieno di tornantini in cui sfoggiare i propri nosepress, vi aspetta una volta scaricata la traccia GPS da Training Camp.

Cosa uso

– Casco aperto
– Casco integrale
– Occhiali BLIZ Fusion Nordic Light
– Jersey manica lunga
– Jersey manica corta
– Giacca waterproof
– Guanti
– Pantaloni
– Ginocchiere Pro
– Ginocchiere Air
– Ginocchiere Lite
– Maglia con protezioni
– Maglia smanicata con protezioni
– Zaino CAMELBAK Chase Protector Vest
– Abbigliamento Dainese

I miei componenti sulla MTB

– Pedali Crank Brothers Mallet E
– Scarpe CB Stamp Speed Lace
– Scarpe CB Match SPD Speed Lace
– Reggisella telescopico Yep Components Uptimizer 3.0
– Inserti Effetto Mariposa Tyre Invader

La mia attrezzatura

– Multitools Crank Brothers Multi-19
– GOPRO Hero9 Black
– Drone DJI Mavic Mini 2
– Borsettina porta attrezzi Camelbak
– Pompa Crank Brothers KLIC HV
– Tappabuco
– Pinza multiuso piccola
– Effetto Mariposa Mangiacatena
– Effetto Mariposa Lubrificante Flower Power
– Effetto Mariposa Detergente Allpine Extra
– Effetto Mariposa Shelter
– Zaino Camelbak
– Garmin Fenix

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Smartphone, Smartwatch o Ciclocomputer? https://www.mtb-mag.com/smartphone-smartwatch-o-ciclocomputer/ https://www.mtb-mag.com/smartphone-smartwatch-o-ciclocomputer/#respond Tue, 16 May 2023 15:41:29 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391790 Smartphone Smartwatch o Ciclocomputer

Meglio uno smartphone, uno smartwatch o un ciclocomputer quando si va in bici? Andiamo a vedere pro e contro di ciascun apparecchio. Garmin Fenix 7 Solar Se fate diversi sport, questo è l’orologio che fa per voi. Avendolo sempre con sé, al polso, va bene per correre, nuotare, sciare e anche andare in mountain bike. Dato che rileva anche i battiti cardiaci, metterlo sul manubrio con l’apposito adattatore è un po’ un peccato, ma se abbinato ad una fascia cardio offre valori più precisi. È uno Smartwatch, vale a dire che è possibile abbinarlo al telefono e leggere tutte le

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Smartphone Smartwatch o Ciclocomputer

Meglio uno smartphone, uno smartwatch o un ciclocomputer quando si va in bici? Andiamo a vedere pro e contro di ciascun apparecchio.

Garmin Fenix 7 Solar

Se fate diversi sport, questo è l’orologio che fa per voi. Avendolo sempre con sé, al polso, va bene per correre, nuotare, sciare e anche andare in mountain bike. Dato che rileva anche i battiti cardiaci, metterlo sul manubrio con l’apposito adattatore è un po’ un peccato, ma se abbinato ad una fascia cardio offre valori più precisi.

È uno Smartwatch, vale a dire che è possibile abbinarlo al telefono e leggere tutte le notifiche direttamente dal suo schermo, o rispondere a chiamate telefoniche che però necessitano del telefono per poter parlare. Sempre se siete di quelli che resistono allo stress dato dalle mille notifiche che ci arrivano ogni giorno.

La durata della batteria è infinita: facendo 5 attività sportive di 2/3 ore a settimana si arriva a 2 settimane di autonomia. Le celle solari servono a poco: non ricaricano l’orologio, al massimo diminuiscono di una frazione il consumo della batteria quando il Fenix 7 è al sole.

Se portato al polso, in discesa può dare fastidio, malgrado il suo peso piuma di soli 95 grammi cinturino compreso. Le vibrazioni possono andare a ferire il polso o la mano con i tasti laterali, come successo a me. Quando fa caldo diventa sgradevole da portare perché fa sudare.

Garmin Fenix 7 Solar

Smartphone

Tutti ne abbiamo uno, quindi non comporta costi aggiuntivi. È l’apparecchio con il maggior numero di app, anche gratuite, e quello con lo schermo più grande per una migliore lettura in caso si voglia navigare. D’altro canto metterlo sul manubrio comporta dei rischi, se si cade, e consuma molta batteria che invece servirebbe per poter chiamare in caso d’aiuto.

Se lo usate con la nostra app Training Camp per registrare le attività, iniziate la registrazione ad inizio giro, la chiudete alla fine e ve ne dimenticate nel frattempo. Non solo, con il Live Tracking potete far sapere a famiglia e amici dove siete se girate da soli.

Training Camp Android
Training Camp iOS

Garmin Edge 530

Se andate tanto in bici, non potrete farne a meno: vuoi per i dati provenienti da powermeter o cardiofrequenzimetro, vuoi per la semplicità nel seguire una traccia quando si gira in posti sconosciuti, vuoi per la facilità con cui si aggancia a qualsiasi manubrio.

È robusto, in caso di caduta, e ha una batteria che dura diverse giornate passate in sella. È di gran lunga l’apparecchio più economico fra i tre (vedere link qui sotto).

Garmin Edge 530

Voi cosa usate?

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Imola Charity Bike: in bici per la ricerca contro la fibrosi cistica https://www.mtb-mag.com/imola-charity-bike-in-bici-per-la-ricerca-contro-la-fibrosi-cistica/ https://www.mtb-mag.com/imola-charity-bike-in-bici-per-la-ricerca-contro-la-fibrosi-cistica/#respond Tue, 16 May 2023 14:51:05 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391786

[Comunicato stampa]  Da oltre 50 anni Smith è una realtà apprezzata in tutto il mondo per l’innovazione e l’esperienza nel design dei suoi prodotti. Per l’azienda, fondata nella Sun Valley in Idaho (USA) e parte del gruppo Safilo, è da sempre motivo d’orgoglio e un proposito inderogabile sostenere, mettendo anche a disposizione i propri prodotti più distintivi, iniziative sociali, come la pedalata solidale che si terrà domenica 28 maggio a Imola all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. Tra i valori fondamentali del brand, infatti, c’è l’idea che ogni scelta debba essere intrapresa per far progredire la propria community onorando e

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[Comunicato stampa]  Da oltre 50 anni Smith è una realtà apprezzata in tutto il mondo per l’innovazione e l’esperienza nel design dei suoi prodotti. Per l’azienda, fondata nella Sun Valley in Idaho (USA) e parte del gruppo Safilo, è da sempre motivo d’orgoglio e un proposito inderogabile sostenere, mettendo anche a disposizione i propri prodotti più distintivi, iniziative sociali, come la pedalata solidale che si terrà domenica 28 maggio a Imola all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. Tra i valori fondamentali del brand, infatti, c’è l’idea che ogni scelta debba essere intrapresa per far progredire la propria community onorando e tutelando ogni suo singolo individuo.

Questa giornata, promossa dalla Delegazione di Imola e Romagna della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (FFC Ricerca), realizzata in collaborazione con il Comune di Imola, il Nuovo Circondario Imolese e l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari nell’anno del suo 70° anniversario, vedrà campioni dello sport e della solidarietà come Jury Chechi, oro olimpico ad Atlanta nel ’96, e appassionati delle due ruote gareggiare, individualmente o a squadre, per solidarietà sulla pista del celebre autodromo.

ll casco strada Network e l’occhiale Flywheel costituiranno, sotto forma di kit, i 7 premi donati da Oberalp, quale distributore del marchio Smith in Italia, per i primi sette classificati all’Imola Charity Bike/In loop per FFC Ricerca. A questi, si aggiungerà un casco autografato da Francesco Moser, storico campione italiano delle due ruote, che verrà poi messo all’asta per aiutare la raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa in Europa senza ancora una cura risolutiva. Tra gli scopi dell’evento, infatti, oltre a quello di aumentare la conoscenza sulla fibrosi cistica, una malattia progressiva multiorgano che alla fine porta all’impossibilità di respirare, c’è proprio quello di sostenere progetti di ricerca volti a trovare una cura per quel 30% di malati ancora orfani di terapia.

Oberalp sarà presente alla manifestazione a 360°, sia partecipando con un proprio team, composto da dipendenti membri del management, che prenderà parte alla corsa, che supportando, all’interno dell’area dedicata alle famiglie e alle scuole, le associazioni locali che predisporranno percorsi educativi gratuiti volti a sensibilizzare sull’importanza della sicurezza stradale, in particolare per i più piccoli (under 15). A tal proposito, saranno messi a disposizione caschi da strada e MTB Smith che permetteranno a tutti i bambini presenti all’evento di vivere in prima persona, e in totale sicurezza, le emozioni di un percorso urbano o MTB sulla loro due ruote, regalando anche a loro una giornata di sport e allegria, all’insegna della solidarietà.

L’appuntamento, che sarà quindi un momento non solo solidale ma anche formativo, è aperto a tutti gli appassionati di bici (dai tesserati di enti sportivi riconosciuti dal CONI ai non tesserati, che dovranno presentare certificato medico di idoneità agonistica e la quota di 10 euro per la copertura assicurativa): con circa 5 km e 120 m di dislivello per giro, prevede una gara a squadre (max 6 partecipanti) o per singoli partecipanti, suddivisa in diverse categorie, della durata di 6 ore con partenza alle ore 10:00 e suono della campana al passaggio dopo le ore 16:00.

Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica cliccando qui: https://www.fibrosicisticaricerca.it/imola-charity-bike/

 

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Onza presenta la nuova versione dei copertoni Svelt da XC https://www.mtb-mag.com/onza-presenta-la-nuova-versione-dei-copertoni-svelt-da-xc/ https://www.mtb-mag.com/onza-presenta-la-nuova-versione-dei-copertoni-svelt-da-xc/#respond Tue, 16 May 2023 06:00:43 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391489 Onza Svelt

Onza ha rinnovato lo Svelt, il suo copertone da XC specifico per terreni compatti e asciutti che si affianca al Canis nella gamma destinata a cross country e marathon. La fila centrale con tasselli ravvicinati dotati di rampa offrono scorrevolezza mentre le file esterne più spaziate e con tasselli pronunciati mordono il terreno duro in curva. La carcassa è tubeless ready con tela singola da 60tpi e cerchietto pieghevole in kevlar. La doppia mescola XCC dedicata a XC e marathon prevede uno shore da 60a sulle file centrali e intermedie per la massima scorrevolezza mentre per le file esterne lo

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Onza ha rinnovato lo Svelt, il suo copertone da XC specifico per terreni compatti e asciutti che si affianca al Canis nella gamma destinata a cross country e marathon. La fila centrale con tasselli ravvicinati dotati di rampa offrono scorrevolezza mentre le file esterne più spaziate e con tasselli pronunciati mordono il terreno duro in curva.

Onza Svelt

La carcassa è tubeless ready con tela singola da 60tpi e cerchietto pieghevole in kevlar. La doppia mescola XCC dedicata a XC e marathon prevede uno shore da 60a sulle file centrali e intermedie per la massima scorrevolezza mentre per le file esterne lo shore è da 45a per il miglior grip.

Onza Svelt

Lo Svelt è disponibile nella misura 29×2.3″, in versione Black da 820 grammi al prezzo di €64,90 oppure in versione Skinwall da 780 grammi al prezzo di €69,90.

Onza

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Come la marcia del cambio influisce sulla sospensione https://www.mtb-mag.com/come-la-marcia-del-cambio-influisce-sulla-sospensione/ https://www.mtb-mag.com/come-la-marcia-del-cambio-influisce-sulla-sospensione/#respond Mon, 15 May 2023 16:13:11 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391773

Le mountain bike bi-ammortizzate vengono progettate tenendo in conto il tiro catena, cioé la forza della pedalata che inibisce il funzionamento della sospensione. Una forza che ha degli effetti anche in discesa. Vediamo come e vediamo quali sono i rapporti migliori da tenere in discesa affinché la nostra sospensione posteriore lavori al meglio. In collaborazione con Bike Lab Abbonati al canale!

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Le mountain bike bi-ammortizzate vengono progettate tenendo in conto il tiro catena, cioé la forza della pedalata che inibisce il funzionamento della sospensione. Una forza che ha degli effetti anche in discesa. Vediamo come e vediamo quali sono i rapporti migliori da tenere in discesa affinché la nostra sospensione posteriore lavori al meglio.

In collaborazione con Bike Lab

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Galfer Shark Challenge https://www.mtb-mag.com/galfer-shark-challenge/ https://www.mtb-mag.com/galfer-shark-challenge/#respond Mon, 15 May 2023 13:40:55 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391771 Galfer Disc Shark

Pedalate e vincete due set di dischi Galfer Shark e relative pastiglie! Abbiamo parlato degli Shark la scorsa settimana, ed ora possiamo regalarvene due paia con il diametro che preferite da montare sulla vostra bici. Come? Basta che pedaliate 5.000 metri di dislivello dal 15 maggio al 12 giugno 2023 caricando le vostre uscite qui su Training Camp. Potete usare la nostra app gratuita oppure potete caricarle manualmente cliccando sul + (anche direttamente da Strava). Tutti quelli che avranno superato i 5.000 metri di dislivello entro la mezzanotte del 12 giugno parteciperanno al sorteggio dei dischi. Qui trovate le loro

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Pedalate e vincete due set di dischi Galfer Shark e relative pastiglie! Abbiamo parlato degli Shark la scorsa settimana, ed ora possiamo regalarvene due paia con il diametro che preferite da montare sulla vostra bici.

Come? Basta che pedaliate 5.000 metri di dislivello dal 15 maggio al 12 giugno 2023 caricando le vostre uscite qui su Training Camp. Potete usare la nostra app gratuita oppure potete caricarle manualmente cliccando sul + (anche direttamente da Strava).

Tutti quelli che avranno superato i 5.000 metri di dislivello entro la mezzanotte del 12 giugno parteciperanno al sorteggio dei dischi. Qui trovate le loro caratteristiche. Ogni disco vale più di 90€ (prezzo di listino).

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Nuovi prodotti Öhlins in edizione limitata Factory Racing https://www.mtb-mag.com/nuovi-prodotti-ohlins-in-edizione-limitata-factory-racing/ https://www.mtb-mag.com/nuovi-prodotti-ohlins-in-edizione-limitata-factory-racing/#respond Mon, 15 May 2023 09:10:12 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391758

Öhlins inserisce nella sua gamma MTB una serie di prodotti derivati direttamente dai campi gara e dallo sviluppo con i suoi migliori atleti. Una serie top di gamma in edizione limitata che offre aggiornamenti sia tecnici che estetici per chi vuole il meglio che il marchio svedese possa offrire. Öhlins TTX22m.2 Factory Racing La versione Factory Racing dell’ammortizzatore TTX22m offre un aggiornamento dell’idraulica TTX per la gestione della parte iniziale della corsa e un trattamente dello stelo al nitruro di titanio. È disponibile nelle misure 225/250x75mm e 205/230x65mm. Piastre Factory Racing Le piastre utilizzate sulla DH38 da Loic Bruni e

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Öhlins inserisce nella sua gamma MTB una serie di prodotti derivati direttamente dai campi gara e dallo sviluppo con i suoi migliori atleti. Una serie top di gamma in edizione limitata che offre aggiornamenti sia tecnici che estetici per chi vuole il meglio che il marchio svedese possa offrire.

Öhlins TTX22m.2 Factory Racing

La versione Factory Racing dell’ammortizzatore TTX22m offre un aggiornamento dell’idraulica TTX per la gestione della parte iniziale della corsa e un trattamente dello stelo al nitruro di titanio. È disponibile nelle misure 225/250x75mm e 205/230x65mm.

Piastre Factory Racing

Le piastre utilizzate sulla DH38 da Loic Bruni e Finn Iles durante le ultime due stagioni di gara hanno un offset da 54mm e offrono un diverso comportamento in termin di rigidezza che conferisce maggiore precisione e controllo. La finitura superficiale è color titanio.

Foderi Factory Racing

Un upgrade solo estetico quello dei foderi ma che identifica i modelli in edizione limitata Factory Racing. Disponibile per i modelli DH38, RXF38 e RXF34.

Pompa per sospensioni Factory Racing

Per i veri appassionati del brand svedese, una pompa per sospensioni digitale marchiata Öhlins con range da 0 a 300 psi.

Öhlins

 

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[Highlights] Pidcock e Pieterse vincono a Nove Mesto https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-pieterse-vincono-a-nove-mesto/ https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-pieterse-vincono-a-nove-mesto/#respond Sun, 14 May 2023 16:54:23 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391732

Due atleti interdisciplinari portano a casa la vittoria a Nove Mesto, dove si è corsa la prima gara di XC del 2023. Fra le donne l’olandese Puck Pieterse, già campione del mondo di ciclocross U23, ha battuto la favorita Ferrand Prevot, mentre fra gli uomini Thomas Pidcock, talento anche su strada, è riuscito ad avere la meglio su un sorprendente Joshua Dubau, francese in sella alla nuova Rockrider. È stata Evie Richards (Trek Factory Racing XC) a prendere il comando nella gara delle donne Elite, ma una gomma a terra al quarto giro ha fatto saltare la competizione. Un attacco

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Due atleti interdisciplinari portano a casa la vittoria a Nove Mesto, dove si è corsa la prima gara di XC del 2023. Fra le donne l’olandese Puck Pieterse, già campione del mondo di ciclocross U23, ha battuto la favorita Ferrand Prevot, mentre fra gli uomini Thomas Pidcock, talento anche su strada, è riuscito ad avere la meglio su un sorprendente Joshua Dubau, francese in sella alla nuova Rockrider.

È stata Evie Richards (Trek Factory Racing XC) a prendere il comando nella gara delle donne Elite, ma una gomma a terra al quarto giro ha fatto saltare la competizione.

Un attacco all’ultimo giro da parte dell’olandese Puck Pieterse (Alpecin-Deceuninck) le ha permesso di vincere a Nové Město la sua prima Coppa del Mondo Elite UCI di Mountain Bike Cross-country. La campionessa del mondo, la francese Pauline Ferrand-Prévot (Ineos Grenadiers), si è dovuta accontentare dell’argento, mentre la campionessa europea, la francese Loana Lecomte (Canyon CLLCTV) ha completato il podio al terzo posto.

Dopo la gara, Puck Pieterse ha dichiarato:

Non so cosa sia successo. Di solito la mia partenza è molto buona, ma tutte andavano così veloci che pensavo di essere esplosa. Sembrava che anche le altre lo avessero fatto. Pauline e io continuavamo a scambiarci le posizioni, poi dopo qualche giro Evie ha bucato o qualcosa del genere. All’improvviso, mi sono trovata a correre in testa e non sapevo cosa fare, quindi ho cercato di mantenere la calma ed è andata bene“.

La seconda classificata Pauline Ferrand-Prévot ha dichiarato:

Volevo solo dare il meglio di me oggi. Mi sono allenata molto duramente quest’inverno. Il mio obiettivo è quello di arrivare in fondo all’anno, ma sapevo di essere forte e volevo iniziare bene la stagione. Ho fatto una lunga off-season di allenamento, quindi sapevo di avere una buona resistenza, ma non sapevo della mia esplosività. Ho cercato di raggiungere una buona posizione in gara. Quando ho visto che Evie aveva un problema meccanico, ho capito che era il momento di dare il massimo e non aspettare. All’ultimo giro ho avuto un problema meccanico, quindi Puck è rientrata e ho cercato di finire il più forte possibile“.

Loana Lecomte ha parlato dopo la gara, dicendo:

Dopo lo short track non ero fiduciosa, quindi questo risultato è rassicurante. Non è necessariamente la sensazione migliore che abbia mai provato, quindi sono molto contenta di questo terzo posto. È un buon auspicio per il futuro e continueremo su questa strada. È stata una gara interessante. Mi sono davvero divertita. È uno dei miei percorsi preferiti. Quindi, è davvero bello tornare qui, ogni anno, per questa Coppa del Mondo“.

Podio XCO donne:

1. Puck Pieterse (NED | Alpecin-Deceuninck) 1:23:01
2. Pauline Ferrand-Prévot (FRA | Ineos Grenadiers) 1:23:06
3. Loana Lecomte (FRA | Canyon CLLCTV) 1:23:12
4. Evie Richards (GBR | Trek Factory Racing XC) 1:23:17
5. Alessandra Keller (SUI | Thömus Maxon) 1:23:39

Classifiche donne

Il britannico Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) ha dichiarato di non aver mai perso una gara a Nové Město na Moravě e di non averla ancora persa. Il francese Joshua Dubau (Rockrider Ford Racing Team) ha condotto la gara, ma Tom Pidcock ha attaccato nel corso dell’ultimo giro e si è aggiudicato la vittoria. Lo svizzero e campione del mondo in carica Nino Schurter (Scott SRAM MTB Racing Team) si è classificato terzo.

Parlando dopo la gara, Pidcock ha detto:

Oggi è stata una gara difficile, onestamente. Le condizioni erano molto difficili, non avevamo mai corso sotto la pioggia. Credo che le mie gomme fossero un po’ dure e quindi ho faticato un po’ sulle radici. Alla fine è bello vincere.

Quando succede una caduta del genere, credo sia importante prendersi un minuto, non farsi prendere dal panico e resettare. Avevo una gamba morta, quindi sono venuto ai box, ho preso una bottiglia, ho bevuto, ho preso un gel e poi mi sono concentrato sul tentativo di tornare davanti. Non ho fatto nessun whip per tutta la gara, quindi ho dovuto farne qualcuno all’arrivo“.

Tom Pidcock

Il secondo classificato Joshua Dubau ha dichiarato:

Ero così vicino alla vittoria, quindi è un po’ un peccato. Dopotutto è una gara, servono un primo e un secondo. Tom è stato forte nel finale. Sono davvero felice. Il mio miglior piazzamento in Coppa del Mondo finora è stato il 10° posto. Non posso che essere soddisfatto di un secondo posto. Sapevo di essere ben preparato. La mia forma era buona e stava migliorando dall’inizio della stagione. Sono venuto con l’obiettivo di battere almeno il mio miglior piazzamento in Coppa del Mondo.

In un angolo della mia mente sapevo di poter salire sul podio. Sapevo dove volevo arrivare. Ho lavorato bene e tutto è andato bene nella preparazione. Tutto è stato ottimale. È un buon auspicio. È un ottimo risultato anche per la squadra, per tutto il lavoro svolto fin dall’inizio. Prima gara di Coppa del Mondo dell’anno, secondo anno di esistenza della squadra. Incredibile per tutti“.

1. Tom Pidcock (GBR | Ineos Grenadiers) 1:22:46
2. Joshua Dubau (FRA | Rockrider Ford Racing Team) 1:22:51
3. Nino Schurter (SUI | Scott SRAM MTB Racing Team) 1:23:09
4. Jordan Sarrou (FRA | Team BMC) 1:23:09
5. Thomas Griot (FRA | Canyon CLLCTV) 1:24:07

Classifiche uomini

 

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C’era una volta in Umbria https://www.mtb-mag.com/cera-una-volta-in-umbria/ https://www.mtb-mag.com/cera-una-volta-in-umbria/#respond Sun, 14 May 2023 07:03:19 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391688

Le gonfie colline ricoperte di ulivi si illuminano di luce dorata. Il tempo delle ombre proietta le lunghe ali nere dei falchi che volteggiano sopra la terra arida. Gli unici suoni sono quelli dei pneumatici che rotolano dolcemente lungo una strada sterrata che porta a una casa che prende il nome dagli uccelli che volano sopra di noi, “Podere il Falco”.   “Tre decenni fa, questo casale di 300 anni fa era la mia casa”, spiega Hans Rey. “Avevo ulivi, un vigneto, un bosco e 70 ettari coperti da singletrack. A quel tempo, sebbene fossi molto impegnato a viaggiare per

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Le gonfie colline ricoperte di ulivi si illuminano di luce dorata. Il tempo delle ombre proietta le lunghe ali nere dei falchi che volteggiano sopra la terra arida. Gli unici suoni sono quelli dei pneumatici che rotolano dolcemente lungo una strada sterrata che porta a una casa che prende il nome dagli uccelli che volano sopra di noi, “Podere il Falco”.

 

“Tre decenni fa, questo casale di 300 anni fa era la mia casa”, spiega Hans Rey. “Avevo ulivi, un vigneto, un bosco e 70 ettari coperti da singletrack. A quel tempo, sebbene fossi molto impegnato a viaggiare per il mondo con la mia bicicletta, mi chiedevo quanto ancora sarebbe durata la mia carriera di mountain biker professionista. Così, una volta ogni tanto, sognavo una vita in Italia e avevo un piano di uscita facile”. Hans si è innamorato della cultura italiana e della semplice vita di campagna.

È difficile non ridere ascoltando Hans Rey parlare di pensionamento, perché ora, venticinque anni dopo, sappiamo che la sua carriera non ha avuto un’uscita di scena, facile o meno. L’uomo che si è fatto strada a suon di campionati, che ha divertito il mondo con le sue spericolate buffonate, che è stato considerato un pioniere del freeride, che ha attraversato il mondo condividendo le sue più grandi avventure in bicicletta e che è stato il primo a raggiungere la vetta del Kilimangiaro e del Kenya uno dopo l’altro, ha dimostrato che era solo all’inizio.

Quel periodo a Villa il Falco è ben radicato nel suo cuore; i ricordi non sono svaniti, e Hans è felice di accompagnarci in un viaggio nella memoria e di mostrarci alcune delle cose che lo hanno attirato in questa zona allora e che gli piacciono ancora oggi.

“All’epoca non c’erano Google Earth, Strava o Trailforks”, spiega. “Quindi andavo in bicicletta ed esploravo la mia proprietà e tutta l’area intorno all’Umbria e alla Toscana. Avrei voluto avere una ebike all’epoca, perché era davvero faticoso trovare e collegare i sentieri per tentativi ed errori, spesso con esiti senza via d’uscita, sentieri incolti o inseguito da cani o cinghiali. Avevo anche una moto da trial, con cui mi divertivo molto a girare per la tenuta, a scoprire nuovi sentieri e a prendermi cura del territorio, controllando le recinzioni o facendo attenzione agli alberi caduti”.

“Ciao, benvenuti”, saluta Alessandra dai cancelli di Podere il Falco. È l’attuale chatelaine e ci ha gentilmente invitato a visitare la vecchia casa di Hans. Passeggiamo per il parco, ammirando il panorama, mentre Hans ci ricorda di essersi seduto in terrazza a guardare il tramonto, come aveva fatto molte volte in passato.
“Pensavo che sarebbe stato bello fare l’olio con i miei ulivi e avevo un vigneto”, spiega Hans, indicando un terreno che degrada in lontananza. “Ho fatto il vino; era abbastanza buono. Ho pensato che avremmo potuto esportare entrambi in America”. Sottolineando che sarebbe stato difficile da realizzare con i suoi impegni di viaggio, Hans si disse d’accordo.

“Sì, è vero, ma si trattava di un piano a metà tra l’uno e l’altro, qualcosa su cui lavorare per il futuro. Magari fare escursioni guidate e gestire un bed and breakfast, cose del genere. È stato fantastico avere tutti questi single track nella mia proprietà e questa zona è piena di antichi sentieri e strade sterrate che la rendono divertente per la mountain bike. All’epoca, alla fine degli anni ’90, non c’era quasi nessun mountain biker nella zona.

Hans indica una montagna che domina il paesaggio: “Quello è il Monte Cetona, è un luogo speciale per me e ospita un ‘albero magico’, sento un legame spirituale con questa quercia molto vecchia. Penso che domani dovremmo percorrere i sentieri lì e vedere se riusciamo a trovarlo”. Mi sembrava un buon piano.

Il giorno successivo è stato davvero caldo…. L’asfalto si scioglieva, c’erano 40 gradi e noi dovevamo salire su una montagna per trovare una vecchia quercia. Evviva. È un bene che abbiamo iniziato alle 7, perché alle 9 il sole era già cocente. I sentieri sono stati divertenti, non troppo ripidi, abbastanza scorrevoli, piuttosto tecnici in alcuni punti, a un certo punto il terreno si è aperto su un enorme prato con una spina di rocce di granito e una vista mozzafiato a 280 gradi.

Sulla cima si trova un’enorme croce di ferro; tutti noi abbiamo potuto ringraziare di non essere morti disidratati o di non aver incontrato un cinghiale arrabbiato. Hans ha persino trovato il suo albero. L’intera area è disseminata di testimonianze di civiltà dimenticate che un tempo vivevano qui, dalle grotte dell’Età del Bronzo ai siti etruschi o alle strade romane.

Il giorno seguente Hans ha proposto un tour più “urbano”, visitando alcune delle cittadine medievali circostanti. Le biciclette erano il modo perfetto per non bollire sotto il sole cocente e per esplorare questa campagna con le sue ripide strade sterrate o “strade bianche”, come le chiamano gli italiani.

Siamo partiti di nuovo di buon’ora, percorrendo strade bianche e singletracks attraverso un territorio stupefacente. I campi sono dorati con fieno appena imballato e girasoli grassi, con il viso rivolto al sole. In bicicletta percorriamo un po’ di strada e scopriamo l’Umbria classica: cipressi che costeggiano i vialetti che si inerpicano sulle colline e che terminano in ville di pietra, mini castelli o borgate. “Mi piace la campagna che ha a che fare con l’agricoltura”, dice Hans. “I filari di vite e i vecchi ulivi, l’architettura classica dell’Umbria antica con le case coloniche chiuse contro il caldo”.

Abbiamo pedalato su per le colline e abbiamo trovato altri sentieri, felici per l’ombra fornita dalla foresta. È incredibile la quantità di accessi per pedalare sullo sterrato. Alla fine siamo arrivati a un piccolo borgo che sembrava uscito dal nulla, con vecchie casette raggruppate, cani assopiti nell’ombra. Era quasi un paese fantasma, solo pochi residenti vivevano ancora in questo borgo remoto. Tavoli e sedie erano sistemati sotto un enorme albero secolare. “È ora di pranzo”, disse Hans mentre ordinava un piatto di formaggi e salumi tipici, con bicchieri di vino rosso e un espresso. Era delizioso.

“Il cibo è una delle cose migliori dell’Italia”, dice, “è così buono, così come il vino e non è costoso. Spesso gli ingredienti sono davvero semplici e di produzione propria: pasta, olio d’oliva, un po’ di peperoncino o succo di limone e, naturalmente, salsiccia e formaggio con del buon pane”.

Dopo il nostro semplice banchetto, abbiamo continuato a scendere a valle con viste panoramiche sulla campagna umbra e toscana, il che ci ha dato il tempo di digerire prima che la pedalata diventasse un po’ più faticosa, quando siamo saliti su un sentiero ripido fino a Panicale, un’antica città fortificata, murata per protezione. Le strade sono strette e acciottolate, con vicoli e ponti sopraelevati che collegano una casa all’altra. Il cuore è una piazza dominata da una fontana e circondata da caffè e ristoranti. Qui Hans si è divertito a girare su per le scale e lungo le antiche mura, una piccola sessione di trial urbano.

Per l’ultimo giorno Hans ci ha suggerito di fare un giro chiamato “BigSmile”, un percorso classico che aveva percorso solo una volta, molti anni fa. Siamo partiti quando era ancora buio e abbiamo raggiunto l’inizio del percorso all’alba. Spettacolare.

Il singletrack scorreva tra boschi e alberi, passando accanto a enormi lastre di granito e su letti di torrenti prosciugati, prima di aprirsi e offrirci un altro incredibile panorama di colline stratificate in lontananza. In alcuni punti c’erano linee A e B, un percorso più facile o uno più tecnico per chi, come Hans, voleva sfruttare le proprie capacità. Si poteva pedalare per chilometri e non si vedeva anima viva.

Le biciclette a pedalata assistita offrono un’esperienza completamente diversa e nuove possibilità e sfide. Si possono coprire grandi distanze e percorrere strade che prima non erano percorribili. La giornata è stata divertente, ma è arrivato il momento di tornare alla nostra base. Pedalando è stato facile capire perché Hans ama così tanto l’Umbria e perché ha pensato seriamente di avere un futuro qui.

Il nostro ultimo viaggio ci ha visto pedalare ancora una volta su una tortuosa strada bianca, con il sole alle spalle, fortunatamente meno intenso ora che si abbassava all’orizzonte. Davanti a noi, tra i filari di viti e ulivi, si intravedeva una casa sulla collina, con una donna in piedi che salutava, tra le mani, bicchieri e una bottiglia di vino. “Hansi, ciao, benvenuti a Villa Rey Country House Hotel”.

La sorella di Hans e suo marito hanno acquistato una proprietà nella zona e hanno aperto un bellissimo bike hotel e una compagnia di escursioni guidate. Alla fine della giornata e di un viaggio nella memoria, Hans e sua sorella Silvia hanno alzato i calici per salutare la Dolce Vita. Hans forse non sta vivendo quel particolare sogno, ma sua sorella sì.

Testo e foto di Carmen Rey.

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Bici della settimana: la Marino di Pierbarba https://www.mtb-mag.com/bici-della-settimana-la-marino-di-pierbarba/ https://www.mtb-mag.com/bici-della-settimana-la-marino-di-pierbarba/#respond Sat, 13 May 2023 08:57:14 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391684

Telaio in acciaio fatto in Perù, bici a zero carbonio e ogni componente con il colore perfettamente abbinato. Dulcis in fundo, delle foto che rendono giustizia a questa spettacolare bici della settimana! Montaggio Marino “Pierbarba_circe” Telaio full custom “Marino” hand Made in Perù, in acciaio “reinolds 725”. Angolo sterzo 63* Angolo tubo sella 74,5* Ruote: Industry Nine back country 360 all’anteriore, con copertura Pirelli Scorpion enduro S 27,5×2,60’, mentre al posteriore back country 450 con copertura surly dirt wizard 27,5×3.00’, mozzi hydra, inserti antipizzico cushcore . Forcella: Fox 36 factory grip 2 kashima, escursione 170mm. Freni: Hope “tech4/V4” con tubo

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Telaio in acciaio fatto in Perù, bici a zero carbonio e ogni componente con il colore perfettamente abbinato. Dulcis in fundo, delle foto che rendono giustizia a questa spettacolare bici della settimana!

Montaggio

Marino “Pierbarba_circe” Telaio full custom “Marino” hand Made in Perù, in acciaio “reinolds 725”. Angolo sterzo 63* Angolo tubo sella 74,5*
Ruote: Industry Nine back country 360 all’anteriore, con copertura Pirelli Scorpion enduro S 27,5×2,60’, mentre al posteriore back country 450 con copertura surly dirt wizard 27,5×3.00’, mozzi hydra, inserti antipizzico cushcore .
Forcella: Fox 36 factory grip 2 kashima, escursione 170mm.
Freni: Hope “tech4/V4” con tubo in treccia metallica
Dischi: Hope da 203mm sia all’anteriore che al posteriore
Cambio: Sram x01 Eagle con pulegge custom
Cassetta: Gabaruk 12v 10/52
Pedivelle: Race Face Turbine, old stile customizzate
Movimento centrale: Hope
Pedali: HT AE03 evo+
Bashguard e paracorona custom, hand made in Brescia, in alluminio
Serie sterzo: Hope
Attacco manubrio 40×35 e manubrio 35mmx820, Title Campanello ad apertura, Timber!
Manopole: Sixpack
Reggisella: KS  Lev integra da 125mm di escursione, diametro .31.6 con collarino Hope
Sella: SDG Bel air
Paracatena e paracolpi handmade
Bici completamente “Carbon free”
Grazie per le foto speciali e professional @Sierra75

Proponi la tua bici per la rubrica “Bici della settimana” cliccando qui!

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[Highlights] Pidcock e Stigger vincono lo Short Track di Nove Mesto https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-stigger-vincono-lo-short-track-di-nove-mesto/ https://www.mtb-mag.com/highlights-pidcock-e-stigger-vincono-lo-short-track-di-nove-mesto/#respond Fri, 12 May 2023 19:57:25 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391675

La gara femminile Elite ha visto tutti i grandi nomi sulla linea di partenza sotto la pioggia. La vincitrice della Coppa del Mondo UCI di Short Track dello scorso anno Jolanda Neff (Trek Factory Racing XC), la campionessa in carica della serie Alessandra Keller (Thömus Maxon) e la campionessa del mondo in carica Pauline Ferrand-Prévot (Ineos Grenadiers) erano le favorite per la vittoria. La stagione è iniziata in modo perfetto per l’austriaca Laura Stigger, che ha tagliato il traguardo per prima dopo una gara intensa nella prima Coppa del Mondo Elite UCI di short track dell’anno. Gli altri posti sul

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La gara femminile Elite ha visto tutti i grandi nomi sulla linea di partenza sotto la pioggia. La vincitrice della Coppa del Mondo UCI di Short Track dello scorso anno Jolanda Neff (Trek Factory Racing XC), la campionessa in carica della serie Alessandra Keller (Thömus Maxon) e la campionessa del mondo in carica Pauline Ferrand-Prévot (Ineos Grenadiers) erano le favorite per la vittoria.

La stagione è iniziata in modo perfetto per l’austriaca Laura Stigger, che ha tagliato il traguardo per prima dopo una gara intensa nella prima Coppa del Mondo Elite UCI di short track dell’anno. Gli altri posti sul podio sono stati conquistati dalla svizzera Alessandra Keller (Thömus Maxon), che ha preceduto di un solo secondo la connazionale Sina Frei (Specialized Factory Racing).

Il vincitore della Coppa del Mondo UCI Cross-country Olympic (XCO) di Nové Město na Moravě dello scorso anno, il britannico Tom Pidcock, si è presentato sulla linea di partenza dopo il ritiro pre-gara del ceco Ondrej Cink (Primaflor Mondraker Genuins). Anche il campione del mondo UCI Cross-country Short Track e UCI Cross-country Marathon Sam Gaze (Alpecin-Deceuninck), neozelandese, è partito come sostituto.

Tuttavia, nessuno ha potuto competere con Tom Pidcock, che ha conquistato la vittoria dopo essere partito dal fondo del gruppo. Sam Gaze ha conquistato l’argento, mentre il tedesco Luca Schwarzbauer (Canyon CLLCTV) è arrivato terzo.

Risultati uomini
Risultati donne

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Älsak: il primo reggisella di Gemini è superleggero https://www.mtb-mag.com/alsak-il-primo-reggisella-di-gemini-e-superleggero/ https://www.mtb-mag.com/alsak-il-primo-reggisella-di-gemini-e-superleggero/#respond Fri, 12 May 2023 10:00:38 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391528

Gemini, il brand di Barcellona specializzato in materiale composito di fibra di carbonio, presenta oggi il suo primo reggisella che racchiude più tecnologia di quanto ci si possa aspettare da un semplice reggisella in carbonio. L’Älsak, questo il nome del regisella di Gemini, vanta un peso molto interessante e una notevole gamma di opzioni che riguardano le misure disponibili, il tipo di carbonio adottato per la costruzione e la finitura estetica. Come tutti i prodotti Gemini, l’Älsak viene interamente realizzato nella sede di Barcellona. Ogni misura di reggisella ha un bladder specifico che consente di definire al meglio la compattezza

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Gemini, il brand di Barcellona specializzato in materiale composito di fibra di carbonio, presenta oggi il suo primo reggisella che racchiude più tecnologia di quanto ci si possa aspettare da un semplice reggisella in carbonio. L’Älsak, questo il nome del regisella di Gemini, vanta un peso molto interessante e una notevole gamma di opzioni che riguardano le misure disponibili, il tipo di carbonio adottato per la costruzione e la finitura estetica.

Come tutti i prodotti Gemini, l’Älsak viene interamente realizzato nella sede di Barcellona. Ogni misura di reggisella ha un bladder specifico che consente di definire al meglio la compattezza delle fibre anche all’interno del pezzo. Vengono utilizzate due tipologie di costruzione, una che privilegia la leggerezza e il comfort, denominata Ultra Lightweight, e una che privilegia rigidezza e prestazioni, denominata Performance.

Il corpo del reggisella, in entrambe le versioni, è realizzato in fibra di carbonio a modulo intermedio. Viti e nottolini sono in titanio mentre i clamp sono ottenuti tramite forgiatura del carbonio, una procedura particolare studiata per il mondo delle hypercar che consente di costruire piccole parti dal design elaborato mantenendo i vantaggi del carbonio.

La geometria del reggisella offre una testa con zero offset, compatibile con binari di tutte le sezioni in commercio. Il range di misure disponibili è piuttosto ampio con quattro opzioni di lunghezza per tre differenti diametri. Il peso, nella versione da 27.2mm di diametro, spazia dai 69,5 ai 98,5 grammi in base alla lunghezza nella versione Ultra Lightweight mentre per la versione Performance il range di peso per le medesime misure va da 90 a 129 grammi.

Infine, l’Älsak si può scegliere in quattro differenti finiture estetiche predefinite oltre alla possibilità di customizzarlo a proprio piacimento con l’opzione Custom Lab. La finitura è determinata dall’ultima pelle di fibra di carbonio applicata al reggisella a fini estetici e si può scegliere con trama 12k oppure unidirezionale. Entrambe queste opzioni poi sono disponibili con finitura sia lucida che opaca, per un totale appunto di quattro opzioni.

Gemini

 

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La Santa Cruz Blur di Luca Braidot https://www.mtb-mag.com/la-santa-cruz-blur-di-luca-braidot/ https://www.mtb-mag.com/la-santa-cruz-blur-di-luca-braidot/#respond Fri, 12 May 2023 07:01:16 +0000 https://www.mtb-mag.com/?p=391628

In vista della gara di Nove Mesto, andiamo a vedere la Santa Cruz Blur di Luca Braidot. Dato che questa settimana abbiamo tanto parlato di freni, ed in particolare degli SRAM Level, vorrei far notare come Luca monti i nuovi Level a 4 pistoncini e i dischi SRAM HS2, mentre il modello in vendita ha i Centerline. Qualche grammo in più che però assicura una frenata migliore. Montaggio Frame: Blur 4 Carbon CC – taglia L Color: New SRAM NGT, Matte Silver Fork: RockShox SID Ultimate RD R 29 SB 120 GLB 44 Rear Shock: RockShox SID Ultimate RL 190×45 SA1 Rear Derailleur: SRAM XX

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In vista della gara di Nove Mesto, andiamo a vedere la Santa Cruz Blur di Luca Braidot. Dato che questa settimana abbiamo tanto parlato di freni, ed in particolare degli SRAM Level, vorrei far notare come Luca monti i nuovi Level a 4 pistoncini e i dischi SRAM HS2, mentre il modello in vendita ha i Centerline. Qualche grammo in più che però assicura una frenata migliore.

Montaggio

Frame: Blur 4 Carbon CC – taglia L
Color: New SRAM NGT, Matte Silver
Fork: RockShox SID Ultimate RD R 29 SB 120 GLB 44

Rear Shock: RockShox SID Ultimate RL 190×45 SA1
Rear Derailleur: SRAM XX EAGLE AXS T-TYPE 12 spd.
Shifters: SRAM AXS New Controller
Brakes: SRAM Level Ultimate STLH 4P
Rotors: SRAM Rotor Centerlock HS2 160MM
Pads: SRAM DB Pads
Cassette: SRAM XS 1299 T-Type 10-52
Crankset: SRAM XX SL Eagle Q168 DUB, 36T
Bottom Bracket: SRAM DUB Ceramic BSA 68/73
Handlebar: Santa Cruz Bicycles Carbon Flat Bar
Stem:  110MM -12°
Saddle: FIZIK Antares
Seatpost: Reverbe AXS 31.6 100 A1
Rims: Reserve 28 XC 29” 24H
Valves: Reserve Fillmore
Tires: Vittoria Mezcal 2.4 Prototype
Hubs: DT 180 24H CL
Headset: HS ORBIT IS-2/49E/ACB 7.8MM ALLOY 1”1/8-1.5

Pedals: Crankbrothers Candy 11 Titanium
Bottle Cage: Elite Leggero Carbon

Frame Protection: Chameleon Skin
Grips: Esi Gr Grip Ace’s Edge

Peso: 10,6Kg – pronto gara (pedali, porta borraccia e borraccia vuota compresi)

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